OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
ANCONA Nel puzzle della riorganizzazione della macchina amministrativa regionale è stato inserito l’ultimo tassello. Dopo la rivoluzione interna a Palazzo Raffaello, con il passaggio da Servizi a Dipartimenti e la scelta dei nuovi dirigenti, la creazione dell’Atim (Agenzia per il Turismo e l’Internazionalizzazione delle Marche) guidata da Marco Bruschini e la trasformazione della Svim in Svem (e cambio di governance annesso), ora tocca alla fu Assam.
I nomi
Rinata sotto nuova veste - e con l’acronimo Amap, ovvero Agenzia Marche Agricoltura Pesca - con l’approvazione della legge regionale 11 del maggio scorso, ora è stata dotata anche di un nuovo consiglio di amministrazione.
Il cda
Il resto del cda sarà invece composto da Damiano Pirani (anche in questo caso portato in dote da Latini), Elisa Scendoni (proposta dalla capogruppo di Forza Italia Jessica Marcozzi) e Alberto Maria Alessandrini, che ha ricevuto l’assist dal capogruppo regionale della Lega Renzo Marinelli. Una procedura, quella della nomina del cda dell’Amap, che è dovuta passare per la riapertura dei termini per le presentazioni delle candidature, scaduti inizialmente il 10 agosto e prorogati poi al 5 ottobre con il secondo tempo del bando. L’approvazione della legge che ha trasformato l’Assam in Amap aveva visto andare in scena un duro scontro in Consiglio regionale tra maggioranza e opposizione, con il Partito democratico che aveva parlato di un «ennesimo carrozzone con il quale la politica abdica a se stessa». Parole utilizzate dal consigliere dem Fabrizio Cesetti per marchiare negativamente la decisione di aumentare il numero di membri del cda da tre a cinque, con inevitabile aumento dei costi. Ora toccherà ai neo nominati scegliere il direttore generale, ruolo ricoperto in Assam da Andrea Bordoni. Tra i gol della nuova agenzia, quello di offrire servizi nell’ambito della certificazione e tracciabilità, delle analisi dei prodotti agroalimentari, della gestione dei suoli, della forestazione e dell’agrometeorologia.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico