Porto Recanati, immersione fatale al Giglio Choc per la morte dell'imprenditore-sub

Larano Saez
PORTO RECANATI - Imprenditore muore durante un’immersione all’isola del Giglio. E’ accaduto ieri mattina poco dopo le 12,30 mentre stava svolgendo una immersione...

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PORTO RECANATI - Imprenditore muore durante un’immersione all’isola del Giglio. E’ accaduto ieri mattina poco dopo le 12,30 mentre stava svolgendo una immersione di fronte alla scogliera de Le Scole, nello stesso punto dove il 13 gennaio 2013 ha naufragato la Costa Concordia. 

Il sub, Larano Saez, 54 anni di origini cubane, residente a Porto Recanati e socio dell’associazione di sub Smile Diving, era arrivato il giorno prima con un gruppo di amici del gruppo sub e la compagna . Si era preso qualche attimo di relax da dedicare completamente alla sua passione: le immersioni e i fondali marini. Ieri sarebbe stato il suo secondo giorno di vacanza. Appena immerso però, intorno alle 12,40, si è sentito male. Inizialmente soccorso da un imbarcazione che si trovava poco distante, è stato trasportato dagli operatori del 118 con l’eliambulanza Pegaso al più vicino ospedale di Grosseto nel disperato tentativo di salvargli la vita. Per il sub, però, non c’è stato niente da fare: è morto sul colpo sotto gli occhi della compagna che si era immersa insieme a lui. Secondo una prima ricostruzione dei militari della guardia costiera e dei carabinieri della stazione del Giglio l’uomo era sul posto con un diving di Monte Argentario per una immersione. La giornata era caratterizzata da forti correnti marine.
A quanto pare il sub avrebbe accusato un malore pochi attimi dopo l’immersione. Il diving vedendo che l’uomo era in serie difficoltà respiratorie l’avrebbe riportato a galla e trasportato fino alla scogliera più vicina prima che perdesse conoscenza. Da quell’attimo, però, il sub non si è più ripreso. A pochi metri da lui c’era la compagna che si era immersa anche lei pochi minuti prima. La donna inizialmente nemmeno si sarebbe accorta del malessere dell’uomo. Poco dopo, non vedendolo vicino, è risalita e l’ha trovato insieme al diving sulla scogliere già esamine. Insieme a loro anche altri amici con la passione delle immersioni.
I soccorritori hanno fatto l’impossibile per strappare l’imprenditore dalla morte: arrivati sulla scogliera con una barca da Giglio Porto hanno tentato di rianimarlo per oltre un’ora. Insieme a loro i medici dell’eliambulanza che si sono calati con un verricello.
Purtroppo non è servito a nulla. Larano Saez è morto per arresto cardiocircolatorio. Sul posto i carabinieri e gli uomini della locale guardia costiera che hanno provveduto al sequestro dell’attrezzatura usata dal sub per escludere ogni altra possibile causa di decesso. La morte di Saez ha gettato nello sconforto l’associazione portorecanatese che conosceva molto bene l’esperienza dell’uomo in termini di immersioni. Un gruppo di amici con la passione del mare e dei fondali in comune.

L’associazione portorecanatese aveva fatto diverse escursioni in quel sottofondo marino che Saez tanto amava. Lo stesso sottofondo che gli è stato fatale. La salma del sub portorecanatese è ora a disposizione delle autorità giudiziarie di Grosseto per gli esami di rito. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico