MONTECASSIANO Lui la lascia, lei lo denuncia per stalking e violenza sessuale. «Un giorno mi aveva chiesto un rapporto orale, io mi ero rifiutata e lui mi aveva preso a...
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Si è chiuso lunedì scorso il processo a carico di un barista 30enne di origine pakistana ma naturalizzato italiano, all’epoca residente a Montecassiano, accusato di violenza sessuale e atti persecutori.
Secondo la denuncia fatta all’epoca dalla ex compagna, una tabaccaia di un comune maceratese, dopo l’episodio di violenza sessuale - avvenuto nell’agosto del 2016 a Treia dove la coppia aveva convissuto per un breve periodo -, lei lo aveva lasciato e lui, per rancore e ritorsione, aveva iniziato a perseguitarla. La tabaccaia aveva raccontato che l’ex l’aspettava sotto casa, la seguiva nei locali da lei frequentati cercando di avvicinarla (un episodio sarebbe avvenuto anche all’interno di un locale maceratese) e in un’occasione si sarebbe nascosto nella sua macchina. Poi telefonate e messaggi continui. Ma sarebbero stati proprio questi ultimi a scagionare il barista. Lunedì, infatti, l’avvocato Francesco Mantella ha prodotto diversi messaggi che la coppia si sarebbe scambiata anche dopo la fine della relazione, tra questi ce n’erano alcuni inviati dalla donna in cui era lei a chiedere all’ex di vedersi. Il resto lo ha aggiunto il barista in aula nella sua deposizione. Il giovane ha negato qualsiasi tipo di minaccia o violenza da parte sua, ha parlato di un rapporto intenso e burrascoso dal punto di vista sia sentimentale sia sessuale. L’ultima volta si erano incontrati nel locale in cui lei aveva detto di aver avuto una discussione con lui, il barista invece ha riferito di averla vista con un altro e per questo l’aveva lasciata. Lunedì l’assoluzione. «Siamo soddisfatti perché si sono chiariti i termini del rapporto. Probabilmente una delusione d’amore ha portato a gesti affrettati», ha commentato l’avvocato Mantella che ha aggiunto di non voler procedere con la denuncia per calunnia. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico