Delitto di Montecassiano, si cercano i file cancellati dai telefoni. Misurato il peso ai familiari di Rosina

I familiari di Rosina Carsetti
MACERATA - Software di ultima generazione in campo per recuperare i file cancellati dai dispositivi degli indagati. Ci sarebbero anche un potente software israeliano e uno in...

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MACERATA - Software di ultima generazione in campo per recuperare i file cancellati dai dispositivi degli indagati. Ci sarebbero anche un potente software israeliano e uno in uso all’Fbi tra i programmi utilizzati dal consulente della procura, Luca Russo, per recuperare dati e file cancellati dai telefoni di Arianna Orazi ed Enea Simonetti, resettati poco prima che venissero sequestrati. È questa infatti una delle ultime novità emerse nei giorni scorsi, ovvero che poco prima del 2 gennaio scorso, mamma e figlio indagati (insieme al nonno di Enea, Enrico Orazi) per l’omicidio di Rosina Carsetti, hanno resettato i propri cellulari, cancellando tutti i dati contenuti e riportando i dispositivi alle loro condizioni di fabbrica.

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Effettuando il reset del telefono infatti vengono eliminati tutti i dati dal dispositivo, gli account (Whatsapp, Gmail, Facebook, Messenger, Telegram, ecc.), i dati delle App e le impostazioni di sistema, le App installate, musica, foto e tutti i file contenuti nella memoria interna. Perché? Sulla circostanza l’avvocato Netti che segue le operazioni peritali attraverso il proprio consulente di parte, Henry Coppari, si è limitato ad affermare: «So che i telefoni avevano avuto dei malfunzionamenti e da quanto mi hanno detto avevano fatto attività di ripristino. Aspettiamo di leggere la relazione e faremo le nostre valutazioni».

Negli ultimi anni il settore informatico ha fatto passi da gigante ed è diventato possibile, spessissimo, recuperare i dati cancellati. In questa indagine, il consulente nominato dal procuratore capo Giovanni Giorgio e dal sostituto Vincenzo Carusi sta utilizzando software di ultima generazione utilizzati in Italia dalle maggiori forze di polizia, dai Ros al Gico alla Polizia Postale e altri internazionali, israeliani e in uso all’Fbi.



Nel frattempo proseguono le altre attività d’indagine, ieri mattina alle 10 in ospedale i tre indagati sono stati pesati, chi ha ucciso Rosina, per strozzarla le è salita sul torace spezzandole diverse coste. È poi stata fissata la nuova data per l’inizio degli accertamenti irripetibili a Roma dei Ris su campioni biologici, si terranno l’8 febbraio dopo la richiesta di rinvio avanzata dalla difesa per un legittimo impedimento. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico