MATELICA - Nuovo duro colpo dei carabinieri di Camerino allo spaccio di cocaina nell’entroterra con tre arresti ed una denuncia a piede libero, per lo smercio di un...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ieri notte a partire dalle 2 fino alla prima mattinata, una trentina di militari della Compagnia di Camerino, guidati dal capitano Roberto Nicola Cara, hanno provveduto all’esecuzione di tre ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip del tribunale di Macerata ed altrettante perquisizioni domiciliari. Ma complessivamente a essere coinvolti sono stati quattro uomini, tutti residenti a Matelica, di cui uno denunciato a piede libero. Gli arrestati si trovano ora ai domiciliari.
I risultati dell’operazione, sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa dal capitano Cara, insieme ai comandanti delle stazioni di Fiuminata e Matelica, i marescialli Nicola Pagano e Fabrizio Cataluffi.
A finire in manette sono stati Libero Campana, 21enne di origine pugliese, tra i più attivi nell’organizzazione, che dal marzo del 2016 ad aprile del 2018, secondo i carabinieri si è reso responsabile di 282 cessioni, per un totale di 400 grammi di cocaina, ricavando dalla vendita per un totale di circa 80 euro al grammo un cifra pari a 31 mila euro. Il secondo a finire ai domiciliari è stato Alessandro Campoli, 37enne originario di Napoli, che nello stesso periodo, in base a quanto ricostruito dalle indagini, ha ceduto 120 dosi di cocaina, per un totale di 180 grammi, ricavandone una somma pari a 13 mila e 300 euro. Entrambi risultano disoccupati. Il terzo arrestato, Ciro Pianese, di 45 anni e di professione operaio, anch’egli napoletano: ha ricavato circa 20 mila euro, per un totale di 150 cessioni di 250 grammi di cocaina. Ad essere stato denunciato è stato V. S., 20enne incensurato residente a Matelica di origine siciliana e senza lavoro, ai quali i carabinieri attribuiscono una trentina di cessioni di stupefacenti per un totale di 60 grammi di cocaina, per un ricavato di 4 mila e 800 euro.
L’indagine dei militari, denominata Diadema, complessivamente ha permesso di ricostruire l’attività di spaccio di un chilogrammo di cocaina, con il sequestro effettivo di 150 grammi di polvere bianca. Nel corso dell’operazione sequestrati anche 150 grammi di marijuana, di cui 61 grammi trovati ieri mattina in casa di uno dei perquisiti. L’attività investigativa prende il nome dall’operazione della Seconda guerra mondiale, condotta dagli alleati anglo-americani, per la liberazione del Sud Italia. Tutto è iniziato nel marzo del 2017, quando i carabinieri hanno fermato Pianese, trovandogli addosso 5 grammi di cocaina. Sono stati effettuati controlli sui tabulati telefonici, per ricostruire la rete di contatti dell’uomo, osservazioni, pedinamenti e controlli, per tracciare una mappa dello spaccio, che ha portato i carabinieri della Compagnia di Camerino a scoprire il modo di operare dei tre, che spesso per smerciare le dosi si servivano di loro amici, a volte minorenni, utilizzandoli come corrieri della droga, ripagandoli con qualche dose di stupefacente o a volte offrendogli una pizza.
La capillare e certosina attività di indagine ha permesso di scoprire che i quattro, in un anno e mezzo, erano riusciti a piazzare un chilogrammo di cocaina, per un giro d’affari di 70 mila euro. Seicento diverse cessioni nella zona tra Matelica, Esanatoglia, Fiuminata, Castelraimondo e Camerino. Diverse persone sono state segnalate alla prefettura quali assuntori. Dal novembre scorso sono oltre trenta gli arresti legati allo spaccio di stupefacenti, avvenuti nei piccoli centri di competenza della Compagnia dell’Arma di Camerino. Un grande impegno a tutela della legalità, con particolare attenzione proprio al fenomeno dello spaccio di droga. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico