Vandali, tolleranza zero. L'assessore al decoro, Paolo Renna: «Saranno loro a pagare i danni»

Paolo Renna, assessore alla Sicurezza
MACERATA - Tolleranza zero verso i vandali che danneggiano i giochi nei parchi, se minorenni toccherà ai genitori risarcire le spese visto che l’ultimo raid scoperto...

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MACERATA - Tolleranza zero verso i vandali che danneggiano i giochi nei parchi, se minorenni toccherà ai genitori risarcire le spese visto che l’ultimo raid scoperto ha presentato un conto salato al Comune: più di diecimila euro per riparare o sostituire i giochi. Ignoti hanno distrutto i giochi riservati ai bambini in diverse aree ludiche della città, tra cui i giardini Diaz, il parco di Fontescodella e le zone verdi del quartiere Vergini e di viale Indipendenza. Molti dei quali erano stati recentemente rinnovati dall’amministrazione comunale.

 

Che non ci sta a vedere vanificati gli sforzi per rendere fruibili e attraenti queste aree destinate ai bambini, in molti casi studiati per favorire i diversamente abili. 

«I controlli nei parchi e giardini pubblici ci sono, li effettuiamo quotidianamente con agenti della polizia locale in borghese – afferma l’assessore alla Sicurezza, al Decoro e ai Parchi pubblici Paolo Renna - e se individuiamo dei giovani che danneggiano i giochi li identifichiamo e, se minorenni, il conto lo facciamo pagare ai genitori. Non si può accettare questo comportamento da vandali, perché ad esempio i danni al gioco a forma di ape che fatti per la seconda volta ai Giardini Diaz sono stati fatti volontariamente, salendo in piedi sopra e poi col peso danneggiandolo».



Per cui tolleranza zero verso gli autori di questi atti e faremo di tutto per risalire a chi ha commesso questo inaccettabile scempio. I controlli li facciamo con le forze dell’ordine che abbiamo e che sono esigue perché impegnate su tanti fronti. Abbiamo chiesto a polizia e carabinieri di attenzionare i parchi nei controlli notturni proprio per evitare quanto accaduto. Chiedo anche la collaborazione della cittadinanza nel segnalare questi comportamenti scorretti i cui danni poi ricadono inevitabilmente su tutta la comunità visto che i giochi rotti devono essere riparati o sostituiti a spese del Comune». Ed il conto economico non è affatto lieve di queste bravate di chi ha come unico divertimento quello di sfasciare le aree ludiche presenti nei parchi del capoluogo. «Più di diecimila mila euro di danni abbiamo registrato da questo ultimo raid vandalico – prosegue l’assessore Renna - e quello che mi preme sottolineare è che il danno più grave lo hanno subito i bambini che ora si trovano senza più giochi dal momento che siamo stati costretti a chiuderli. Quelle effettuate sono azioni provocatorie che dimostrano una mancanza di senso civico, cioè di rispetto degli altri e delle regole di vita di una comunità. Noi - aggiunge - abbiamo investito tanto in questi ultimi anni per sistemare le aree gioco, stiamo monitorando tutte le aree, sono in corso preventivi per mettere a posto le zone che ne hanno maggiore necessità. Riparare o sostituire i giochi danneggiati peraltro ha un costo economico che cresce a causa degli aumenti delle materie prime ed anche tempi lunghi per approvvigionarsi delle stesse. Basti dire che un anno e mezzo fa servivano 3-4 mila euro per il recupero dei giochi danneggiati ed oggi non bastano 10 mila euro». 

 

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Corriere Adriatico