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CIVITANOVA - Picchiata davanti ai figli e minacciata di morte: «Ti butto di sotto», «Tu finisci al cimitero». Denunciato dalla moglie, un 50enne è finito sotto processo per maltrattamenti in famiglia e lesioni. Ieri mattina si sarebbe dovuto discutere il processo a suo carico davanti al giudice Federico Simonelli e al pubblico ministero Marco Tarquinio Severini ma l’udienza è stata rinviata al 4 marzo del prossimo anno.
I fatti contestati al civitanovese invece sarebbero avvenuti nell’arco di tre anni dal 2016 e il 2019.
Nel 2019 un giorno, al culmine dell’ennesima discussione dopo averla minacciata di farla finire al cimitero, avrebbe sferrato un pugno contro la porta della camera dei figli provocando un buco. Convinto che lei lo tradisse, le avrebbe impedito di avere relazioni con amiche e amici umiliandola e svilendola e ancora, sarebbe arrivato ad allontanarla dal bar dove lei lavorava come collaboratrice. A novembre dello scorso anno l’avrebbe minacciata dicendole che sarebbe dovuta andare via di casa insieme ai figli senza prendere un soldo dal conto che avevano cointestato perché avrebbe dovuto provvedere da sola a mantenere i minori.
La donna per due volte era finita al pronto soccorso, la prima volta aveva riportato un trauma contusivo distorsivo a un gomito e a una spalla con una prognosi di otto giorni, la seconda volta i medici le avevano diagnosticato un trauma contusivo all’emicostato destro per una prognosi di 10 giorni. Dopo l’ultima aggressione la donna aveva deciso di denunciare il marito. La vicenda finì all’attenzione del sostituto procuratore Rosanna Buccini che dispose ulteriori indagini per ricostruire i contorni della vicenda poi, raccolti sufficienti elementi a carico dell’uomo aveva chiuso il fascicolo contestando i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni.
A marzo del prossimo anno è prevista la discussione e la contestuale sentenza di primo grado. L’imputato è difeso dall’avvocato Achille Castignani, la donna è tutelata dall’avvocato Egle Asciutti.
Corriere Adriatico