Macerata, undicenne nel mirino dei cyberbulli sul gruppo Whatsapp

L'avvocato Domenico Biasco
MACERATA – Insulti, volgarità, e tanta, tanta violenza. C’è tutto questo nei messaggi – due vocali e uno video – condivisi da un ragazzino di...

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MACERATA – Insulti, volgarità, e tanta, tanta violenza. C’è tutto questo nei messaggi – due vocali e uno video – condivisi da un ragazzino di prima media sul gruppo Whatsapp della classe frequentata dalla vittima. E' successo in una scuola del Maceratese. Nei due messaggi vocali si sente la voce di un ragazzino che dice volgarità, impensabili a quell’età, nei confronti della madre del ragazzino e poi parolacce e offese ripetute con accanimento nei confronti del minore. Nel video, invece, scorrono le immagini di un gioco virtuale in cui chi sta giocando, prima spara un colpo in testa a una persona già a terra, poi lo prende a colpi d’ascia e infine infierisce con un fucile. Mentre scorrono le immagini del gioco la voce di un ragazzino, che parrebbe essere lo stesso dei messaggi vocali, nomina il padre del compagno di classe, e ridendo commenta: "Gli ammazzo la famiglia". Il genitore dell’undicenne, ha scritto alla scuola e ha informato dell’accaduto i genitori dei compagni di classe del figlio, ma ad oggi non avrebbe ottenuto risposte. Così si è rivolto a un avvocato, il legale Domenico Biasco. "Stiamo valutando eventuali denunce – ha commentato –. Al momento quello che fa indignare, è , oltre al video, l’indifferenza degli adulti. Dalla realtà virtuale a quella reale il passo è breve. Oggi i ragazzini sono tanto sollecitati da impulsi esterni, ma quel tipo di gioco che simula in maniera così cruenta la realtà, per loro non va bene. Prima che individuale, si tratta di un problema sociale".
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Corriere Adriatico