MORROVALLE - Si alza la guardia dopo la conferma di quattro nuovi casi di positività al coronavirus, tre a Morrovalle e uno a Montelupone, emersi tra mercoledì e...
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Alcuni dei giovani hanno lamentato dei sintomi di malessere e così i genitori, con grande responsabilità e tempestività, si sono organizzati con un laboratorio privato per eseguire i tamponi per il Covid-19. Prime due, poi quattro le positività emerse, ma a ieri si conosceva il risultato solo di una metà dei 34 ragazzi sottoposti alle analisi del caso. Ieri, inoltre, è stato ripetuto anche il tampone effettuato sull’unico positivo monteluponese, la cui positività rilevata mercoledì era stata piuttosto lieve. Tutti i ragazzi sono comunque in buone condizioni, ma ovviamente si trovano in isolamento presso le proprie abitazioni e con loro genitori e parenti più stretti: in totale sono una cinquantina le persone in quarantena precauzionale, ma è probabile che i numeri siano destinati a crescere nella giornata odierna, una volta che si avrà il quadro completo dei risultati delle analisi effettuate. Parlare di focolaio è ancora prematuro, ma il timore che lo possa presto diventare è concreto.
«Stiamo monitorando la situazione costantemente in collaborazione con l’Asur – assicura il sindaco Stefano Montemarani –, questo caso ci deve far riflettere sul fatto che il virus continua ad essere tra noi e quindi il mio invito a tutta la cittadinanza è quello di rispettare le regole che ormai conosciamo a memoria: quindi usare la mascherina, osservare il giusto distanziamento ed evitare gli assembramenti. Un pensiero va ovviamente ai ragazzi e alle loro famiglie, augurandogli di superare senza problemi questo momento delicato». Il problema è che parte della comitiva, già di per sé numerosa, nel frattempo avrebbe anche partecipato a un’altra festa e quindi il novero dei contagiati potrebbe potenzialmente allargarsi presto a macchia d’olio. Per ora la situazione è sotto controllo, viste le buone condizioni di tutti i positivi. Ma il monito che arriva è quello di non sottovalutare il fuoco che cova sotto la cenere. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico