Cuoco di 26 anni sorpreso a spacciare In casa la polizia gli trova altra droga

Cuoco di 26 anni sorpreso a spacciare In casa la polizia gli trova altra droga
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CIVITANOVA - orpreso a spacciare marijuana a un cliente. In manette un cuoco di 26 anni. Ieri mattina, portato in Tribunale, ha patteggiato un anno di reclusione ed è tornato a casa. Tutto si è consumato in meno di 24 ore. Mercoledì pomeriggio, gli agenti del commissariato, impegnati in servizi antidroga, avevano effettuato una serie di accertamenti specifici su alcune zone cittadine dopo aver saputo che in quei punti erano frequenti le cessioni di stupefacente. 


 


Alle 17 gli agenti del commissario capo Lorenzo Sabatucci hanno raggiunto via Vasco Da Gama e hanno avviato l’attività. Dopo alcuni minuti hanno notato dei movimenti sospetti: un giovane arrivato a piedi si è fermato lungo la strada come se fosse in attesa di qualcuno e in effetti, poco dopo, qualcuno è arrivato a bordo di una Smart. I poliziotti hanno notato uno scambio tra i due e sono intervenuti bloccando entrambi. Hanno quindi accertato che il giovane a piedi aveva appena acquistato al prezzo di 12 euro poco più di due grammi di marijuana (droga che era rimasta ancora sul sedile tra le gambe del guidatore). Così, come è prassi in questi casi, sono scattati i controlli a casa del giovane che era alla guida della Smart. L’ulteriore accertamento ha dato esito positivo, in un contenitore per alimenti infatti sono stati trovati altri 67 grammi della stessa sostanza. Gli agenti hanno quindi arrestato in flagranza il ventiseienne, Niccolò Di Paolo, e su disposizione del pubblico ministero di turno, il sostituto procuratore Rita Barbieri, lo hanno posto ai domiciliari in attesa del processo per direttissima fissato per la tarda mattinata di ieri. Alle 13 l’udienza davanti al giudice Daniela Bellesi e al pubblico ministero Francesca D’Arienzo. Difeso dall’avvocato Massimo Pistelli il giovane ha deciso di rispondere alle domande del pm. Ha detto di lavorare come cuoco ad Ibiza e di essere rientrato da poco in Italia, senza nulla dire però su chi gli aveva ceduto lo stupefacente. Tramite il proprio legale, Di Paolo ha poi patteggiato un anno di reclusione, beneficiando della sospensione condizionale, ed è tornato in libertà. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico