Ruba tre preziosi calici e le offerte in chiesa, la parrocchia: «Il ladro ripreso dalle telecamere»

Ruba tre preziosi calici e le offerte in chiesa, la parrocchia: «Il ladro ripreso dalle telecamere»
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CORRIDONIA  - Colpo da ladruncoli o qualcosa di più? Vista la refurtiva il dubbio può sorgere. Domenica scorsa, verso l’ora di pranzo, un uomo si è introdotto nella sagrestia della chiesa dei SS. Pietro, Paolo e Donato a Corridonia e ha sottratto tre calici e le offerte raccolte in chiesa insieme a quelle raccolte nei funerali che sono destinate alla Caritas. A svelarlo è stata la stessa parrocchia guidata da don Fabio Moretti con un post sul proprio profilo Facebook, scatenando l’indignazione di tantissimi fedeli e non.

 

«Mentre la liturgia ci invitava all’amore per il nemico, la nostra comunità parrocchiale è stata segnata da un grave furto avvenuto tra le 13.45 e le 14.10 – scrive la parrocchia nel post – le forze dell’ordine hanno avviato le indagini. Grazie al sistema di videosorveglianza abbiamo ricostruito tutti gli spostamenti in chiesa e la sua faccia appare in modo chiaro in molte sequenze video. Possibile essere così ingenui da pensare di non essere visti?».

Domanda lecita e il fatto lascerebbe pensare a un balordo più che a un furto su commissione, seppur l’aver colpito in un orario ben preciso, conoscendo magari le abitudini di chi frequenta la chiesa lascia pensare. A parte le offerte, infatti, ad avere grande valore è uno dei tre calici trafugati, risalente al 1772 e realizzato con una tecnica particolare che lo rende unico nel suo genere.

«Speriamo che la preziosa refurtiva, che rappresenta la fede celebrata di una comunità, non finisca nelle mani di qualche antiquario senza scrupoli che non senta il bisogno di interrogarsi sulla provenienza – prosegue la parrocchia – a noi spetta ora incarnare il Vangelo tra senso di impotenza, bisogno di giustizia e chiamata all’amore per il nemico».

Non è la prima volta che a Corridonia si registrano furti in chiesa. Ad aprile 2019 i carabinieri individuarono in poche ore una coppia che si era resa responsabile di aver trafugato una lampada votiva, che fu poi restituita nelle mani del parroco. Sempre nel 2019, ma a dicembre, un ladro tentò di rubare le offerte all’interno dell’abbazia di San Claudio, ma incrociò fortuitamente il parroco e se la diede a gambe prima di completare l’opera. 

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Corriere Adriatico