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CIVITANOVA - Civitanova perde uno dei suoi figli più illustri. Nei giorni scorsi è improvvisamente mancato Brunero Cappella, fisico, insegnante universitario, ricercatore e autore di numerose pubblicazioni scientifiche. Un fulmineo malore nella notte che non gli ha lasciato scampo, nonostante il trasporto all’ospedale e il tentativo di un intervento in extremis. Viveva e lavorava a Berlino. Aveva solo 52 anni, più della metà dei quali passati proprio in Germania.
I legami con la città natale, però, sono sempre stati molto solidi: quelli con la sua famiglia e con i cinque fratelli. Ma anche quelli con i numerosi amici che aveva a Civitanova dai tempi dell’infanzia e dell’adolescenza.
Le amicizie
Rapporti che ha continuato a coltivare, tanto che si sentiva quasi quotidianamente con alcuni compagni e compagne del liceo.
Non a caso, in Germania, i suoi amici e colleghi lo hanno ricordato con un necrologio che cita una famosa frase di Rosa Luxenburg, la filosofa nota come La Rosa Rossa: «la libertà è sempre la libertà di chi la pensa diversamente». Dopo aver frequentato il liceo Da Vinci a Civitanova, si è laureato alla Normale di Pisa in fisica. Quindi ha iniziato un dottorato a Losanna ma poi si è trasferito a Berlino. Già negli anni ’90, quindi, Brunero ha indicato una via che poi è stata seguita da molti giovani studiosi italiani, quella di trovare spazio fuori dai confini nazionali. Fenomeno ora noto come “la fuga dei cervelli”.
La carriera
Nel 1999 è entrato nel Bam di Berlin. Nell’agosto del 2003 ha conseguito il dottorato presso la Freie Universitat di Berlino nell’ambito delle scienze dei materiali e ha ricevuto per la sua dissertazione il premio del fondo Adolf Marten. Nel 2008 ha conseguito l’abilitazione all’insegnamento di fisica-chimica all’Università di Siegen. Era molto richiesto per cooperazioni internazionali e ha pubblicato moltissimi articoli in giornali specializzati (l’ultimo è del 22 aprile), alcuni dei quali sono tra i più citati nell’ambito di cui si occupava, come la proprietà meccanica dei polimeri o la resistenza all’usura di alcuni materiali. Al rito funebre di Berlino hanno preso parte tutti i colleghi del Bam e anche il direttore ha firmato un necrologio. Ora è tornato nella sua città, accolto dai fratelli Iriana, Manila, Moreno, Tania e Ondero. Oggi pomeriggio alle 17.30 la tumulazione dell’urna contenente le sue ceneri al cimitero di Civitanova Alta.
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Corriere Adriatico