Travolto dal bandito in fuga: "Lui libero prima che io esca dall'ospedale"

Travolto dal bandito in fuga: "Lui libero prima che io esca dall'ospedale"
CIVITANOVA - “Per Natale starà fuori, pure prime di me”. A parlare è Andrea Perini. Il quarantunenne civitanovese è rimasto vittima di un incidente provocato da un albanese...

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CIVITANOVA - “Per Natale starà fuori, pure prime di me”. A parlare è Andrea Perini. Il quarantunenne civitanovese è rimasto vittima di un incidente provocato da un albanese in fuga dalla polizia a bordo di una Audi A3 risultata rubata. Andrea Perini di sicuro la vigilia di Natale la passerà sul letto dell'ospedale di Civitanova Alta. Soltanto il 25 dicembre i medici valuteranno se trasferirlo in un altro reparto o mandarlo a casa. Erano le 16.15 e stava tornando a casa da lavoro: fa il fisioterapista. All'improvviso lo schianto frontale. “È stato come un fulmine – ha detto Perini, ricordando gli attimi prima dell'incidente – e subito ho pensato: ma dove va a quella velocità? La Fiat Bravo andava per conto suo, verso la ferrovia. Ho fatto di tutto per tenerla, e infatti ora ho le braccia doloranti. L'airbag era già scoppiato. A quel punto sono sceso dalla macchina e sono caduto per terra. Ho urlato aiuto, con tutta la forza che avevo. Mi mancava il fiato”. Una botta terribile. Perini ha lo sterno rotto, come pure le costole, ed ha un ematoma sul polmone. di quel drammatico schianto ricorda tutto, attimo dopo attimo: non ha mai perso conoscenza. Anche se in un primo momento le sue condizioni erano apparse gravissime. “Nel tragitto verso l'ospedale avevo la testa che mi scoppiava” ricorda. Non ha notato però il venticinquenne albanese fuggire. “Ho sentito i soccorritori che lo dicevano e ho visto un poliziotto correre. Ho sentito solo tante, tante sirene”. All'ospedale per qualche ora Perini e Ledjon sono stati anche vicini, tutti e due al pronto soccorso. “Me lo volevano mettere vicino – sorride – ma io non l'ho visto. Mio padre lo ha incrociato per il corridoio”.






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