FERMO - Va a restaurare quella bella specchiera e consolle anni Trenta che gli avevano lasciato i nonni e tra lo specchio e la copertura trova due involucri, all’interno due...
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E’ l’incredibile storia capitata in questi mesi ad una giovane trentenne di Rieti con radici familiari fermane che dopo aver riposto in garage il mobilio che più amava dell’abitazione del nonno per la voglia di riportarli a nuova vita ora si ritrova con una sconvolgente rivelazione: lei si chiama Federica Gentili, è appena trentenne, vive a Rieti con il compagno, ha un diploma di estetista e, al momento disoccupata, rischia di diventare milionaria.
Il condizionale è d’obbligo perché non son tutte rosa e fiori, la ragazza sta vivendo infatti una tempesta di emozioni: secondo molti quei soldi, tanti che siano, sono ormai carta straccia. Una speranza pare ci sia visto che il ritrovamento è attuale e visto che nelle sue stesse condizioni si sono ritrovate molte persone tanto che c’è pure oggi un’associazione nazionale che segue queste vicende e ingaggia dure battaglie per veder riconoscere il diritto alle persone di incassare il denaro (anche se fuori corso) e soprattutto titoli di proprietà.
L’associazione è l’Agitalia, Associazione per Giustizia Italiana, con sedi a Milano e Roma, il cui ufficio legale ora si sta battendo per ottenere il cambio delle lire in euro (richiesta già inoltrata a Bankitalia), sia al fine di ottenere il rimborso, con gli interessi, rivalutazione e capitalizzazione dell’ingente titolo di credito bancario, insomma: 925 mila euro.
Il nonno di Federica è quello materno, Luigi Brunetti, commerciante di tessuti non a posto fisso (gli ambulanti di una volta). Sposato con la signora Antonietta, abitavano in via del Crocifisso a Santa Caterina. “E’ stata una sorpresa incredibile e poi la delusione enorme - racconta Federica - pensavamo che la banconote non potevano più essere cambiate. Poi ci siamo informati e le cose sono cambiate”.
“Se è vero infatti che è stato stabilito un termine decennale (2002-2012) per il cambio delle lire in euro - spiegano oggi all’Agitalia - è altrettanto vero, come sostiene ampiamente la Giurisprudenza, che qualsiasi termine di prescrizione o decadenza decorre da quando il soggetto è posto in grado di far valere il proprio diritto, quindi nei casi in esame i dieci anni per il cambio lire/euro decorrono dal giorno del ritrovamento delle somme in lire. Stesso discorso sulla decorrenza della prescrizione vale per il titolo rinvenuto”. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico