SANT’ELPIDIO A MARE - Da Shanghai a Genova per salvare una vita. Una storia di fede, tenacia, speranza e professionalità quella che vede protagonista il bimbo di...
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Un caso ritenuto incurabile dai medici cinesi, non da quelli dell’ospedale Gaslini del capoluogo ligure, volati con un aereo dell’Aeronautica militare lo scorso 20 luglio per prelevare il piccolo e portarlo al nosocomio genovese. Non si sono rassegnati a perdere il loro bambino, i genitori elpidiensi, e hanno interessato il Consolato generale d’Italia a Shanghai. Immediato l’interessamento, in stretto raccolto con il ministero degli esteri, che ha inoltrato la richiesta di volo umanitario alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Ottenuta l’autorizzazione, un Falcon 900 si è levato da Ciampino per raggiungere la città cinese, prelevare il bimbo e la famiglia e portarlo all’unità operativa di Patologia e terapia intensiva neonatale diretta dal dottor Luca Ramenghi. I medici, oltre a dirsi pronti a tentare una cura, hanno voluto andare a prendere personalmente il malato. La missione è stata estremamente complessa, in particolare per la necessità di ventilazione meccanica continua. Un intervento che il direttore sanitario dell’ospedale Gaslini Silvio Del Buono non esita a definire «eccezionale, compiuto in una manciata di ore. Le condizioni cliniche del piccolo sono ancora molto delicate ma siamo orgogliosi di essere riusciti a riportarlo a casa per offrirgli le migliori cure di un ospedale pediatrico Irccs dove i professionisti di tutte le diverse branche specialistiche pediatriche sono al suo servizio per ridargli una speranza». L’emergenza non è affatto passata, quindi, ma per il neonato c’è una possibilità concreta di salvezza, grazie al volo umanitario più lungo mai compiuto fino ad oggi.
Il bambino è il quartogenito della coppia, trasferitasi da qualche anno in Cina. I due, aderenti al Cammino neocatecumenale, hanno accettato tempo fa di andare in Oriente per portare la loro testimonianza. Lui ha lasciato il lavoro in un’azienda calzaturiera di Sant’Elpidio a Mare, lei, originaria di Fermo, è medico. Hanno scelto di affrontare la sfida dell’evangelizzazione, che li ha portati a costruirsi una nuova vita nella metropoli cinese. Nell’ambiente della parrocchia la notizia delle delicate condizioni di salute del bimbo erano conosciute, tanto che i nonni hanno chiesto agli altri fedeli di pregare per il nipotino malato. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico