FERMO - La denuncia l'hanno fatta i familiari dei pazienti: chiusa psichiatria e i pazienti portati anche fuori regione. L'associazione Psiche2000 - familiari e volontari...
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Quest’ultimo avvenimento, evidenzia l’associazione Psiche2000, ha messo in luce nuovamente le carenze della sanità regionale, relativamente alla salute mentale, sia nella prevenzione che nella cura e riabilitazione. Già da tempo, abbiamo assistito ad una visibile riduzione del servizio ambulatoriale con chiusura alle ore 14, come un ufficio (!), e la limitazione dell’erogazione delle medicine a due ore, dalle 10 alle 12. Il personale medico è sottodimensionato in relazione alla popolazione del fermano e ai bisogni, per cui non sono stati più sostenuti gruppi Ama (auto mutuo aiuto) né per utenti, né per familiari.
Dal canto suo, l’associazione sta adoperandosi per offrire supporti alla riabilitazione, sia nel campo del lavoro, con il sostegno alla cooperativa Ecoama, che nell’area della socializzazione, con un progetto di Ortoterapia, destinato agli ospiti delle strutture riabilitative e agli utenti del Servizio Sollievo di Fermo, realizzato insieme all’associazione Il Tarassaco e co-finanziato dal CSV Marche; inoltre, si è attivata per la nascita di gruppi Ama per famigliari, con un positivo riscontro tra i partecipanti.
“Tuttavia, la nostra collaborazione con i servizi - conclude la presidente - deve essere considerata di sostegno e stimolo, mai di sostituzione nei compiti che spettano alle istituzioni! Premesso che la salute mentale è un bene di tutti e che va perciò tutelata e salvaguardata confidiamo in una maggiore attenzione ai bisogni delle persone in difficoltà e in una risoluzione intelligente e tempestiva della questione”. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico