Il caso Ferracuti scuote la giunta, più vicina l’ipotesi di un rimpasto dopo le critiche dei civici

L'assessore Emanuela Ferracuti
PORTO SANT’ELPIDIO - La pillola scuote la maggioranza Franchellucci. La Ru486 è terreno fertile di scontro tra Pd e Fdi in Regione ma a Porto Sant’Elpidio si...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PORTO SANT’ELPIDIO - La pillola scuote la maggioranza Franchellucci. La Ru486 è terreno fertile di scontro tra Pd e Fdi in Regione ma a Porto Sant’Elpidio si rivela uno tsunami capace di terremotare i progressisti. Il sindaco Nazareno Franchellucci dice che la segretaria dem Patrizia Canzonetta ha fatto un buon lavoro per compattare le liste civiche.

 

Risulta il contrario dalle dichiarazioni della centrista Livia Paccapelo, coordinatrice di Porto Sant’Elpidio al Centro che esprime Emanuela Ferracuti, assessore dalle deleghe ieri stranamente sparite dal suo profilo, sul sito istituzionale.


La posizione
È lei, seguendo la linea di Canzonetta, a esprimersi contro la Regione sulla pillola e per Paccapelo questa «è la goccia che fa traboccare il vaso» scrive in un’infuocata nota stampa. Come abbiamo riferito ieri, spara ad alzo zero: «Le dichiarazioni dell’assessore sono frutto del suo pensiero non della forza che aveva il compito di rappresentare». La pillola è l’incidente di percorso per dire: «Non sentiamo l’assessore da settembre, da oltre un anno chiediamo al sindaco di sostituirla senza ricevere risposta. Ora diciamo basta, il sindaco può decidere».


L’operato
Paccapelo chiede a sindaco e giunta di rivedere l’operato e la nuova composizione dell’esecutivo e, mentre scende il gelo, con Ferracuti che fa sapere di non aver nulla da dichiarare e Canzonetta silente, il sindaco corre ai ripari spostando il problema sulla pillola: «Mai e poi mai potrei rimuovere un assessore alle Pari opportunità per aver espresso una posizione che condivido – dice -: avevo detto che in maggioranza avrei avviato un’analisi sull’attività della giunta, una valutazione di metà mandato e, a quel punto, avrei fatto valutazioni sugli assessori e sulla nomina di sostituzione di chi si è dimesso. Certe valutazioni scindono dal manuale Cencelli, da bilancini politici legati a liste e partiti, e riguarderà persone capaci di dare un apporto forte all’azione amministrativa, riconoscibili per ruoli di carattere civico. C’è un dialogo quotidiano con tutti i membri in maggioranza e il mio cellulare è sempre acceso, nelle riunioni ognuno ha modo di esprimere la propria posizione e alla fine riusciamo a trovare una sintesi».

Domenica In, Antonella Clerici chef: «Ma la vera cuoca in casa è Maelle»

Covid, Ricciardi: «Le restrizioni salvano anche l'economia ma è difficile capirlo. Ecco perché tanti morti in Italia»

Franchellucci accarezza i civici per smorzare le scosse telluriche. Paccapelo sputa il rospo, dopo l’infuocato j’accuse va all’affondo: «Tra la fine di ottobre e metà novembre - rivela - tutti noi civici in maggioranza, consiglieri e coordinatori, ci siamo incontrati ripetutamente al bar per discutere. Eravamo patrocinati da Vitaliano Romitelli», l’assessore alla Sicurezza. L’intento «era costituire una federazione civica perché si palesava il malcontento, ritenendoci schiacciati dal Pd. Eravamo compatti ma Romitelli ha fatto il passo indietro, non so chi lo abbia convinto ma eravamo sul punto di presentarci con un comunicato».


Il passato


«Inizialmente difendevo il sindaco dagli attacchi di Romitelli, dopo le deleghe di Amurri assegnate a Ferracuti. Tutti sanno e non ho paura a rivelare delle riunioni, ho i testimoni. Un incontro si è svolto a casa della capogruppo Monica Salvatore». Ma il 28 dicembre in Consiglio, quando certi malumori entrarono in aula veicolati da Andrea Balestrieri, lo stesso Romitelli e Milena Sebastiani, presidente del Consiglio, smentirono. Il sindaco ora vorrebbe far credere che il rimpasto si prepara per la spinta finale a metà mandato ma secondo fonti ben accreditate potrebbe essere in bilico anche l’assessore del Pd Luca Piermartiri. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico