PORTO SANT'ELPIDIO - Era salito sul tetto per sfuggire alla cattura e all’arresto, alla fine si è convinto a consegnarsi. Arrivano i dettagli della mezz’ora...
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L’uomo aveva tentato di sfuggire all’arresto. Oggi, con la nota dell’Arma, si scopre perché. Da mesi era irreperibile. Indagato con l’accusa di aver commesso diverse rapine, era ai domiciliari. Non essendo stato trovato in casa, il Gip del Tribunale di Macerata aveva emesso l’ordine d’arresto e ieri il Nucleo radiomobile era andato ad eseguire l’ordine.
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In casa non c’era. I militari lo hanno avvistato al volante di un’auto in centro nel pomeriggio. Lo hanno seguito e, quando è rincasato, hanno bussato alla sua porta. A questo punto l’uomo ha tentato il tutto e per tutto per non finire al fresco. In supporto al Radiomobile sono arrivate altre due pattuglie dei carabinieri dalla locale stazione e i Vigili del fuoco, più l’automedica 118 e l’ambulanza della Croce verde. Alla fine i carabinieri sono riusciti ad eseguire l’ordine d’arresto, fondamentale è stato l’intervento di un conoscente del pregiudicato, che l’ha convinto a consegnarsi. Vani, fino a poco prima, erano stati i tentativi dei militari, anche loro erano saliti sul tetto. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico