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PORTO SAN GIORGIO - Il comitato per la ciclabile si prende i suoi meriti: «Grazie a noi c’è un progetto di corsia ciclabile». Così Paolo Intorbida ha ricordato la nascita del comitato che si è costituito, due anni fa, per promuovere la «ciclabile subito». Intanto sono stati realizzati 965 metri di tracciato grazie a un progetto condiviso tra i Comuni di Fermo e Porto San Giorgio, mentre si guarda a dopo l’estate per la messa in opera del progetto di corsia ciclabile, sospeso per motivi tecnico pratici e i lavori della Ciip in corso d’opera.
Le divisioni
La città resta spaccata sul tema a due ruote, mentre i più continuano a chiedere a gran voce la pista ciclabile su un lungomare comunque da riqualificare, a partire da una categoria autorevole come quella dei balneari.
Il futuro
«A questo punto - riprende - rimaniamo in attesa dell’inizio dei lavori che, come assicurato dall’assessore Andrea Di Virgilio, avverrà nel mese di settembre. È doveroso un ringraziamento a tutti i membri del comitato per il loro impegno profuso e soprattutto per la volontà di portare avanti iniziative per migliorare la vivibilità della città. Sono stati due anni impegnativi durante i quali i componenti del comitato, attraverso convegni, manifestazioni, raccolta di firme, hanno contribuito a un cambiamento di mentalità a favore della mobilità dolce».
Il fenomeno
Negli ultimi anni si è infatti intensificato il dibattito sulla ciclabile, un tema sempre più sentito che ha risvegliato la necessità di un tracciato per il lungomare, necessità sempre avvertita da una città turistica come Porto San Giorgio caratterizzata peraltro dalla vita e dagli spostamenti all’interno del Comune sulle due ruote. Con l’apertura del tratto di ciclabile a sud, di completamento al progetto del ponte ciclopedonale, e in seguito al diffondersi di critiche e polemiche, Intorbida era tornato sul tema per ricordare che «il comitato si è sempre battuto per lasciare il marciapiede ai pedoni, ai quali è destinato. Quanto si sta realizzando dimostra che il piano spiaggia che prevede la pista ciclabile sul marciapiede è antiquato e inadeguato. Per questo l’unica soluzione è quella di un senso unico e della corsia ciclabile, con meno macchine e più vivibilità e sicurezza per la città».
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Corriere Adriatico