Rogo all'autoparco comunale di Porto San Giorgio, primi danni per 150mila euro ma la stima è destinata a salire

Rogo all'autoparco comunale, primi danni per 150mila euro ma la stima è destinata a salire
PORTO SAN GIORGIO - Continuano gli strascichi dopo l’incendio all’autoparco del Comune. Si cerca una nuova ubicazione per i mezzi della Protezione civile. Il materiale...

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PORTO SAN GIORGIO - Continuano gli strascichi dopo l’incendio all’autoparco del Comune. Si cerca una nuova ubicazione per i mezzi della Protezione civile. Il materiale andato in fiamme verrà ricomprato ma servirà tempo. Ci sono le prime stime dei costi. Il sindaco, Valerio Vesprini, si è detto riconoscente verso i sindaci dei paesi limitrofi e l’Ecoelpidiense per la solidarietà e la vicinanza avuta in questi giorni.


L’iniziativa


Intanto s’inizia a parlare di una raccolta fondi per sensibilizzare la cittadinanza, mentre l’amministrazione attende il dissequestro del capannone andato in fiamme. La lista dei mezzi da rimpiazzare appare lunga. Va dal trattore per la pulizia della spiaggia, al gommone Picchio 1 che la Protezione civile utilizzava per il servizio di soccorso in mare durante la stagione estiva. Un altro aspetto dell’emergenza, sono gli spazi. Gli scuolabus sono stati parcheggiati nel cortile Bazzani, i mezzi della Protezione civile si trovano all’ex mercato ittico e il gommone per il momento si trova al porto. Ma in città, altri spazi da adibire alla funzione che assolveva il capannone andato in fumo, non ce ne sono. «La situazione è difficile - dice Vesprini- perché il danno riguarda non solo il Comune ma anche la Sangiorgio Distribuzione e la Protezione Civile. Nell’incendio sono andate bruciate moltissime attrezzature che rappresentavano una risorsa importante per la Protezione civile che attualmente non ha nessun mezzo per intervenire. Stiamo cercando di muoverci in questo senso, anche per cercare aiuto da parte di imprenditori per attivarci ad acquistare quanto è venuto meno».


La scelta


La sede del Coc è stata trasferita in altri locali attigui al capannone che non era solo il luogo di ricovero degli scuolabus, ma anche dei mezzi per la nettezza urbana della Sangiorgio Distribuzione, dei mezzi dei dipendenti comunali e degli spogliatoi dei dipendenti comunali. Tutto questo ha comportato dei disagi al servizio, con i dipendenti che ora si trovano con il materiale un po’ qua e un po’ là e tutta la situazione ha comportato delle perdite di tempo e il tutto si ripercuote sul servizio quotidiano. Attualmente, la situazione sembra essere ancora molto complessa e difficile e si lavora per trovare soluzioni alternative, dato che il comune sembra non abbia uno spazio analogo. Il sindaco ha fatto capire che le soluzioni verranno trovate ma non saranno immediate.


L’impegno


L’amministrazione si appresta ad approvare il bilancio a breve ma Vesprini dice: «Al solito è un bilancio rigido che risente di tutti gli aumenti dei materiali che ci sono stati. Poi di volta in volta faremo delle variazioni di bilancio». Le cifre per il materiale da sostituire non è detto che saranno reperite nell’immediato. Da un primo bilancio, la lista definitiva degli strumenti d’intervento della Protezione civile andate distrutte -dal vestiario ai dispositivi vari, luci, compressori, tende- contano almeno 50mila euro, senza la spesa per la sostituzione del gommone. Per quanto riguarda il bilancio relativo alla Sangiorgio Energie è molto più alto e approssimativamente si potrebbe aggirare sui 100mila euro, che includono la perdita dell’Ape, della macchina spazzolatrice e del trattore per la pulizia della spiaggia che era stato acquistato solo da qualche mese, ai quali ci sono da sommare i sacchetti per la differenziata andati in fumo e l’urgenza di trovare una nuova struttura. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico