Dalla cucina alle auto di lusso, crescono le truffe online. E c'è chi vede sparire una caparra da 31mila euro

Dalla cucina alle auto di lusso, crescono le truffe online. E c'è chi vede sparire una caparra da 31mila euro
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PORTO SAN GIORGIO -  Due truffe online risolte e ben 4 persone denunciate nel giro di pochi giorni. Merito del lavoro svolto dai carabinieri di Porto San Giorgio, capaci di individuare i responsabili di due raggiri ai danni di ignari compratori sul web. Il primo episodio risale all’estate scorsa, quando un 44enne fermano pubblica un annuncio su un noto sito cercando di vendere una cucina. Un potenziale acquirente lo chiama, mostrandosi interessato, i due si accordano su una somma di 1.500 euro.

 

Fino a quel momento, tutto normale. Poi il compratore convince la vittima a recarsi a uno sportello bancomat, lo guida nell’effettuazione di tre distinte operazioni. Solo una volta terminato, il venditore della cucina realizzare l’inganno, accorgendosi che sul suo conto sono state addebitate delle spese. Si rivolge così all’Arma. Passano mesi durante i quali i militari effettuano approfondimenti, incrociano tabulati telefonici e dati bancari, fino a risalire agli autori della truffa.

Sono ben tre persone, due campani e uno straniero, di origini pakistane, tutti tra i 30 ed i 40 anni, già con precedenti penali. Ora dovranno rispondere alla Procura della Repubblica di truffa in concorso. È toccato sempre ai carabinieri sangiorgesi lavorare sul tranello che ha ingannato un commerciante sessantenne del posto, che sul web ha trovato l’annuncio di vendita di due auto di lusso su un altro sito, anch’esso molto conosciuto a livello nazionale L’uomo ha contattato l’inserzionista, ha chiesto approfondite informazioni sulle caratteristiche e le condizioni delle due vetture. Convinto dalla proposta, ha deciso di completare l’acquisto e versato un acconto da 31mila euro, impegnandosi a saldare il resto una volta consegnate le auto.

Ma quei veicoli non erano affatto nella disponibilità del sedicente venditore ed ovviamente, nessuna auto di lusso è arrivata a destinazione. Ancora una volta, accertamenti bancari e sul traffico telefonico hanno dipanato le ombre e portato a scoprire l’autore della truffa, un trentenne napoletano.

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Corriere Adriatico