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PORTO SAN GIORGIO - La banda era composta da tre donne e un uomo. Le donne ripulivano la casa, con la scusa di vederla per un eventuale acquisto, l'uomo da perfetto chauffeur le attendeva in auto per la fuga. Il personale operante della Squadra Mobile della Questura di Fermo, a seguito di articolate indagini, ha denunciato in stato di libertà l'uomo, un cittadino italiano, responsabile del reato di favoreggiamento personale, in relazione al furto in abitazione commesso a Porto San Giorgio circa due mesi fa.
La ricostruzione
Durante una giornata festiva, due giovani donne, dichiaratesi interessate all'acquisto di un appartamento, sono entrate in un condominio di Porto San Giorgio.
L'attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile ha permesso di ricostruire l'intera dinamica e di accertare che si trattava di un gruppo di almeno quattro persone, tre donne che commettevano il furto ed un quarto uomo con il ruolo di autista della autovettura risultata intestata ad un cittadino italiano residente neII'Ascolano. Per questo è stato ipotizzato il coinvolgimento neII'evento di persone di etnia rom gravitanti nell'alto-Abruzzese.
Silenzio assoulto, ora rischia 4 anni
Dalle successive indagini è emerso che l'auto utilizzata dalla “cricca”, nel periodo del furto non era nella disponibilità del proprietario, poiché ceduta senza formalità ad un uomo che svolgeva l'attività di compra-vendita di autovetture il quale, a sua volta, l'aveva rivenduta, senza formalizzare passaggio di proprietà, ad un italiano dimorante nell'alto-abruzzese. All'esito della complessa attività info-investigativa, è stata identificata la persona subentrata nella proprietà del veicolo. L'uomo, interrogato, non ha fornito indicazioni suII'effettivo utilizzatore del veicolo tenendo una condotta tale da ostacolare le investigazioni, motivo per cui veniva denunciato per il delitto di favoreggiamento personale, reato che prevede la pena con la reclusione fino a quattro anni.
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