Sempre più donne nel mirino, crescono le adesioni al patto in Prefettura: «Uniti contro le violenze»

Sempre più donne nel mirino, crescono le adesioni al patto in Prefettura: «Uniti contro le violenze»
FERMO - «La violenza contro le donne è la violazione dei diritti umani più vergognosa e fino a che durerà non potremo parlare di reali progressi»:...

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FERMO - «La violenza contro le donne è la violazione dei diritti umani più vergognosa e fino a che durerà non potremo parlare di reali progressi»: così scriveva Kofi Annan nel 1993. Lo ha ricordato ieri mattina il prefetto Vincenza Filippi, in occasione della giornata contro la violenza sulle donne.

 
Cinque le nuove adesioni al protocollo di intesa per la rete territoriale anti-violenza. Sono anche state presentate dal Comune le iniziative organizzate dall’assessorato alle Pari Opportunità. «Oggi (ieri, ndr) – ha detto il prefetto Filippi – è una giornata importante, rivitalizziamo il protocollo. Bisogna tenere alta l’attenzione sul tema». Un passo importante in avanti è stato compiuto con la legge sul cosiddetto Codice Rosso, ma, come ha ricordato il prefetto, «i numeri sono ancora sconsolanti. Anche noi, nel nostro territorio, abbiamo una crescita, ad esempio, nelle violazioni contro l’obbligo di avvicinamento». Numeri alla mano, se i casi di Codice Rosso nel 2019 erano stati 67, nel 2020 sono aumentati anche per la convivenza forzata durante il lockdown, e nel 2021, da gennaio a settembre, sono stati 58. Quindi la firma della consigliera di parità della Provincia di Fermo, Alessandra Cognigni, che ha sottolineato che «la partecipazione dà efficacia all’azione».

A firmare anche l’avvocato Donatella Sciarresi, che ha rappresentato sia il Comitato pari opportunità del consiglio dell’Ordine degli avvocati, sia l’Osservatorio nazionale diritto di famiglia. La Sciarresi ha osservato come «fare formazione e cultura è tanto importante quanto essenziale». Laura Botticelli, responsabile di Aiaf, è d’accordo «sulla capillare formazione per i giovani». Quinta firma quella del Liceo Annibal Caro di Fermo. «Noi – ha detto il preside Piero Ferracuti – concretizziamo la formazione degli studenti dei licei umanistici». Quanto agli studenti, quelli del Liceo artistico, guidati dalla professoressa Natalia Mignini, hanno partecipato a un progetto che il Comune di Fermo, con il Fum e Andrea Marsili, ha organizzato per contrastare la violenza. “#PanchineRosse” è il nome, e l’assessore Micol Lanzidei, ha detto che «ha ottenuto l’approvazione degli Stati generali.

Al momento sono quattro, una a Torre di Palme, una nella zona del Duomo, una di fronte alla palestra di via Leti e un’altra davanti al Liceo artistico. Ma vorremmo metterne una all’anno, in modo da averne una in ogni quartiere». I bozzetti li ha realizzati Siria Grasselli, che ha collaborato con gli studenti. Sono sei quelli che hanno preso parte attiva al progetto: Chiara Ferretti, Elisa Addazi, Giacomo Girotti Pucci, Ilaria Del Monaco, Giada Diomedi ed Emanuele Beccarini. È quest’ultimo che ha detto che «abbiamo modificato poco i bozzetti di Siria, ci siamo messi all’opera con pennelli e colori forniti da Fum».



Panchine, ma anche uno spettacolo alla Sala dei Ritratti, domani alle 18, dal titolo “Violenza tacita”, un regolamento sulle Pari opportunità da portare in Consiglio a dicembre, il ciclo di conferenze “Il tempo dell’incontro” alla Rita Levi Montalcini, organizzato dall’Opera don Ricci, e gli allenamenti alla parità di genere organizzati dal tempio di Bellona. Oltre all’eliminazione dell’Iva sui prodotti femminili nelle farmacie della città, e all’illuminazione di arancione della statua di San Savino, fino al 10 dicembre, con il Soroptimist.

 

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Corriere Adriatico