FERMO - Sono tornati in azione gli ormai soliti imbrattatori che, con troppa frequenza, sporcano mura, opere pubbliche e anche auto nella città. «Premesso che...
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Il Pd poi va oltre e aggiunge: «Quello che preoccupa è che in città ci siano ancora provocatori di tale stampo, che non hanno niente a che fare con il tifo della Fermana, ma vogliono solo lanciare messaggi razzisti esprimendo solidarietà ad Amedeo Mancini che, forse, anche lui è stato vittima di quella triste vicenda. Noi crediamo che occorre fare riferimento a quanto accertato dalla magistratura e alle sue sentenze. Oggi, agli occhi della città, il tragico episodio della morte di Emmanuel è visto più come una lite scaturita da una futile ingiuria razzista e terminata in un dramma che come una violenza razzista premeditata. La storia di Fermo ci garantisce che essa non è una città del razzismo, ma un luogo dell’accoglienza».
«Chiediamo quindi - conclude la nota del Pd - che l’amministrazione comunale e le forze politiche si impegnino a respingere quanti vogliono disseminare sotto qualunque forma i germi del razzismo in una società che ha sempre esaltato la solidarietà tra i popoli».
Una situazione che sta producendo un clima pesante e che quindi non stenta a placarsi ma al contrario riparte ad ogni occasione. L’ultimo, recente, episodio ha visto l’ennesimo tentativo di tirare dentro la il caso Mancini il tifo canarino che invece è assolutamente estraneo a questi ti di atteggiamenti provocatori. L’invito de Pd al Comune di Fermo è di fare fronte comune per respingere questi tentativi che «avvelenano il clima su un argomento del quale - dicono molti - si è sin troppo parlato». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico