Fermo, raid nell'appartamento sgomberato e sequestrato: tentano di forzare la lastra d'acciaio

Fermo, raid nell'appartamento sgomberato e sequestrato: tentano di forzare la lastra d'acciaio
FERMO - Volante 113 e municipale ieri pomeriggio di nuovo in via Nenni a Tre Archi, nella casa vicino al ponte, le due persone che erano state allontanate lunedì pomeriggio...

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FERMO - Volante 113 e municipale ieri pomeriggio di nuovo in via Nenni a Tre Archi, nella casa vicino al ponte, le due persone che erano state allontanate lunedì pomeriggio durante lo sgombero erano tornate ieri notte, hanno tentato di forzare la lastra d’acciaio che blocca l’ingresso per evitare occupazioni. La lastra è stata rinforzata. Quel locale era diventato rifugio dei senzatetto.


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Mentre arrivano i turisti nel quartiere si respira un’aria nuova ma restano due tre vie degradate e sono quelle degli ultimi sgomberi e delle occupazioni abusive. Restano anche le difficoltà per le persone allontanate che si ritrovano per strada e alla ricerca di nuovi rifugi.
 
In questo contesto potrebbe inquadrarsi un episodio avvenuto nei giorni scorsi, del quale avevamo riferito, ma che è passato un po’ in secondo piano. Le statue delle divinità del mare al chiosco dei pescatori erano state profanate, una era stata decapitata, come a rivendicare l’appartenenza al movimento antirazzista Black Lives Matter. Il custode del chiosco Carlo Andrenacci è sul chi va là, dice che sono sempre i soliti e una volta li aveva pizzicati a rubare il motore di una barca, gli si era avvicinato «e mi sono trovato col coltello puntato alla gola» confida. Degrado porta degrado e così municipale e carabinieri hanno avuto il loro bel daffare anche con un’auto portata a spinta e abbandonata sulla pubblica via nella notte, si è scoperto che la usava un elpidiense per drogarsi. Bisogna sottolineare però che il lavoro che si sta facendo per la sicurezza a Tre Archi non s’era mai visto prima, a questi livelli. Il primo tavolo tra sindaco, amministratori di condominio, associazioni firmatarie del memorandum sulla sicurezza e comitato dei residenti si è svolto martedì nel tardo pomeriggio e si apprende che c’è l’intenzione di applicare un sistema agli impianti di videosorveglianza esistenti per fare in modo di poter controllare gli androni dei palazzi. Controlli che potrebbero servire per rintracciare gli autori del furto di uno dei due rottweiler sequestrati nei giorni scorsi dai carabinieri e finiti nel canile di Capodarco. Il cane è sparito nella notte.
La buona notizia

A Porto San Giorgio, poi, una buona notizia: i carabinieri hanno riconsegnato la bici rubata a una donna, denunciati per il furto un 44enne incensurato di Porto Sant’Elpidio e un 41enne pluripregiudicato di Porto San Giorgio. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico