Farmaci e ossigeno: la lotta del sindaco Calcinaro contro il Covid-19

Farmaci e ossigeno: la lotta del sindaco Calcinaro contro il Covid-19
FERMO  - Respira con l’aiuto dell’ossigeno, Paolo Calcinaro. Da mercoledì mattina è ricoverato al “Murri”. La febbre che lo accompagna...

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FERMO  - Respira con l’aiuto dell’ossigeno, Paolo Calcinaro. Da mercoledì mattina è ricoverato al “Murri”. La febbre che lo accompagna da una settimana è ancora lì. Le notizie sulle sue condizioni di salute filtrano col contagocce. Le dà direttamente il sindaco dal suo profilo Facebook.

 

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Nel post scritto venerdì scorso, parlava di «interessamento dei polmoni, seppur ancora non impattante». Ieri di «febbre altina purtroppo presente» e di «ossigeno a supporto da quasi due giorni». È sempre Calcinaro, dal reparto di Malattie infettive dov’è ricoverato, a far sapere di aver iniziato una cura a base di un «cocktail antivirale». Resta in quarantena la giunta. Quattro gli assessori positivi al Covid, dopo la cena della lista Piazza Pulita. 

È da lì che è partito il focolaio che ha contagiato in tutto una quindicina di persone, di cui almeno quattro consiglieri comunali. Preoccupano, intanto, i 108 positivi registrati ieri nelle Marche. Nel Fermano, i nuovi contagi sono stati cinque. Al “Murri”, insieme a Calcinaro, ci sono altre venti persone. Nella Rsa di Campofilone i ricoverati ieri erano dodici, due più di sabato. Ancora in crescita il numero delle persone in quarantena. Ieri, tra casi e contatti, erano 682, 19 in più del giorno prima, di cui 53 sintomatiche (+8). Fermo a tredici il numero degli operatori sanitari in isolamento domiciliare vigilato. Dall’inizio della pandemia, nella nostra provincia, i contagiati dal Covid sono stati 673. Nello stesso arco di tempo, sono state in quarantena 4.076 persone. Il Fermano teme un’impennata dei contagi. Oggi, con la riapertura delle scuole, l’attenzione torna massima. Per fortuna, i dati delle prime settimane di lezione sono abbastanza confortanti. 

Le classi in quarantena, in tutta la provincia, sono una decina. Gli esiti dei tamponi sui compagni degli studenti contagiati, finora, hanno dato tutti esito negativo. Per giovedì prossimo è atteso il nuovo Dpcm (Decreto del Presidente del consiglio dei ministri). Secondo le ultime indiscrezioni, sarebbero previste importanti strette anti-contagio. Tra le misure in esame ci sarebbe la chiusura anticipata dei locali a mezzanotte, il divieto di vendere alcolici da asporto dopo le 21 o le 22 e il divieto, per i clienti, di sostare davanti a bar e locali tra le 21 e le 6 del mattino. L’obiettivo sarebbe quello di evitare assembramenti e situazioni difficili da tenere sotto controllo nei luoghi e negli orari della movida. Ipotesi che preoccupano non poco le attività commerciali del Fermano.

 

Dopo un’estate da “liberi tutti”, l’idea di nuove restrizioni è parecchio malvista. C’è chi parla di esagerazione, chi punta il dito contro i controlli che scarseggiano e chi è convinto che, aperti o non aperti, i giovani, a mezzanotte, certo non se ne torneranno a casa e che il problema degli assembramenti non si risolverà chiudendo prima i locali. Parecchi gli esercenti che, se passerà la stretta, saranno costretti a farsi i conti in tasca e a decidere se, tenere aperto, varrà ancora la pena. Con il freddo e il ritorno al chiuso, sono tanti gli esercenti pronti ad attrezzarsi con dehors e “funghi” riscaldanti per non far scappare i clienti. Ma, per ora, è tutto in stand-by. Sul tavolo anche possibili limitazioni alle cerimonie, con il numero dei partecipanti che potrebbe essere fissato a trenta, e nuove strette sulle feste private. Le limitazioni potrebbero riguardare anche gli sport di contatto a livello amatoriale. Per ora solo ipotesi che, però, stanno facendo parecchio discutere. .

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Corriere Adriatico