Chiede il riscatto di 50 euro per un telefonino rubato, ma al pagamento trova i carabinieri. Il giudice lo manda ai domiciliari

I carabinieri di Fermo a un posto di controllo
FERMO - Chiede 50 euro di riscatto alla vittima per far riavere il telefonino rubato ma al momento del pagamento trova i carabinieri che lo arrestano. È successo la notte...

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FERMO - Chiede 50 euro di riscatto alla vittima per far riavere il telefonino rubato ma al momento del pagamento trova i carabinieri che lo arrestano. È successo la notte di domenica a Lido Tre Archi. Un uomo, già noto ai carabinieri si era intrufolato in un furgone in sosta dal quale, con gesto fulmineo, asportava un cellulare depositato nel vano porta oggetti.

Dopo essersi allontanato dal posto, era riusciuto a contattare telefonicamente il proprietario dell’oggetto su altra utenza memorizzata nella rubrica dell’apparecchio, intimandogli il pagamento della somma di 50 euro per la restituzione della refurtiva minacciandolo, in caso contrario, della distruzione del telefonino.

La vittima del furto, però, si è rivolto ai carabinieri di Porto San Giorgio denunciando l’accaduto. i militari, senza alcun indugio, concordavano con il denunciante luogo e orario dell’incontro che costui avrebbe dovuto fissare con il malvivente, predisponendo un servizio “ad hoc” sul luogo dell’appuntamento.

Infatti, all’orario concordato, l'uomo si presentava sul posto attendendo l’arrivo del malcapitato. gli uomini della Benemerita, dopo averlo individuato mentre si accingeva ad effettuare lo scambio, lo avvicinavano identificandolo in un 45enne del luogo già conosciuto ai carabinieri.

Dopo le formalità di rito, l’uomo veniva dichiarato in arresto per tentata estorsione, e subito tradotto presso la sua abitazione, su disposizione del pubblico ministero di turno, per rimanervi agli arresti domiciliari in attesa della convalida del suo arresto. In tribunale si è tenuta l’udienza all’esito della quale l’arresto del 45enne è stato convalidato, con la contestazione all’indagato dei reati di furto aggravato e tentata estorsione. L’uomo è stato riaccompagnato presso la propria abitazione per rimanervi ristretto ai domiciliari, in applicazione di una misura cautelare emessa dal Gip di Fermo.

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Corriere Adriatico