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FERMO - «Un direttore di area vasta deve incidere su un servizio che non funziona. Invece, noi abbiamo un Grinta senza grinta». Non è passata inosservata l’assenza del direttore dell’Av4 alla Commissione sanità di martedì sera.
Una posto vuoto, quello lasciato da Roberto Grinta, che pesa. E che ha generato parecchi malumori. Di cui si fa portavoce Alessandro Bargoni. «Pur invitato in maniera molteplice, Grinta non si è presentato.
Argomenti caldi sui quali ancora non s’è trovata la quadra. Ecco allora che l’assenza di Grinta è stata letta come disinteresse verso problemi storici che attanagliano la sanità fermana. «Cosa manca per dire che, nella nostra zona, la sanità non funziona, il morto?», si chiede Bargoni. E boccia i primi cento giorni di Grinta alla guida dell’Asur fermana. «Non si rapporta con le istituzioni e non ha dato nessuna svolta positiva alla nostra sanità. Se deve continuare così, meglio che se ne torni dove stava», sbotta il consigliere di Fermo Forte. Insufficiente il voto che il gruppo di Azione dà al direttore fanese che ha preso il posto di Licio Livini. Stessa valutazione che attribuisce all’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini. «Acquaroli dovrebbe trarre le sue conclusioni», taglia corto Bargoni. La Commissione sanità dovrebbe tornare a riunirsi tra un paio di settimane. Dopo l’Ordine dei medici, a essere convocati saranno sindacati e associazioni, «per fare una fotografia della situazione ed essere uno strumento di supporto che non dovrebbe essere snobbato, perché utile all’Asur per fare meglio».
Da quando è arrivato a Fermo, tre mesi e mezzo fa, più volte e da più parti Grinta è stato tacciato di scarsa propensione al dialogo. Un modo di fare, quello del direttore dell’Av4 blindato da Saltamartini «finché non porterà a casa i risultati per i quali è stato chiamato», che sta facendo storcere il naso anche a diversi sindaci del Fermano. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico