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AMANDOLA - È incandescente la protesta delle associazioni di pesca sportiva delle province di Fermo, Ascoli e Macerata. Lamentano il rischio di veder morire le loro attività, iniziative e manifestazioni, e di conseguenza le loro associazioni. Eventi organizzati anche di prestigio come i campionati Italiani e mondiali. Attività che fanno arrivare tantissime persone ogni anno di appassionati e muovono un importante indotto turistico.
I problemi emergerebbero a seguito di una direttiva ministeriale che sta bloccando in tutta Italia le immissioni di trote Fario nelle acque pubbliche (in genere introdotta nei nostri fiumi e torrenti).
Inoltre, insieme alle province di Ascoli e Macerata, Fermo resterebbe «senza alcuna possibilità di organizzare eventi sportivi dalle società del territorio, manifestazioni che hanno sempre portato lustro e impulso all’economia dell’indotto delle località teatro delle stesse. Oltre questo si prevedono ulteriori limitazioni per i pescatori, date dai nuovi regolamenti che la Regione sembrerebbe voler adottare. Limitazioni che non sembrano aiutare questi territori montani o pedemontani, ancora oggi alle prese con i problemi post pandemia e post terremoto, i quali hanno sempre valorizzato la pesca e l’apporto turistico collegato come una propria peculiarità».
Quindi le richieste che vengono fatte all’amministrazione regionale dai pescatori di pesca sportiva fluviale. «Ci chiediamo come mai la Regione non si sia confrontata con le associazioni – rimarcano - per scelte così delicate e come mai proprio le aree montane di queste tre province siano le più penalizzate, augurandoci che ci sia ancora tempo per un incontro chiarificatore. Chiediamo di immettere nel sud Marche la trota iridea, per confermare i campi gara che altrimenti andrebbero a morire».
«La trota autoctona - chiosano - deve rimanere per la categoria A»: infatti, secondo quanto affermato dai pescatori, la trota iridea è stata immessa solamente nel fiume Esino in provincia di Ancona e nel Pesarese. Lasciati senza invece i fiumi Tenna nel Fermano, Potenza nel Maceratese e Tronto nell’Ascolano Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico