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ANCONA - Un'emergenza tira l'altra, tra le tante difficoltà legate al Covid c’è anche la manutenzione degli impianti.
Nelle Marche le imprese artigiane che operano nel settore sono oltre 3.600, imprese che non hanno mai smesso di lavorare per garantire la tenuta in sicurezza delle nostre caldaie e delle nostre case, ma ovviamente in alcuni casi gli imprenditori hanno segnalato la difficoltà di poter effettuare i controlli a causa di abitazioni “ off-limits” per il Covid-19.
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Nel ribadire che i manutentori chiedono che le scadenze siano rispettate, ma soprattutto per andare incontro a quei cittadini che dovessero rilevare difficoltà oggettive a causa di quarantena, malattie, isolamento Confartigianato ha più volte chiesto alla Regione di individuare il giusto strumento normativo per consentire una flessibilità limitata nel tempo dell’effettuazione dei controlli e rivedere il sistema sanzionatorio previsto dalla principale norma di settore ( la LR 19/2015) a carico dei cittadini e manutentori che non rispettano le scadenze, in modo da renderlo univocamente interpretabile, nonché congruo e proporzionale all’entità delle violazioni accertate da parte degli Enti.
Per questo Confartigianato, sottolinea Benedetta Principi responsabile del settore impianti di Confartigianato Marche, ha più e più volte sollecitato la Regione Marche per un pronunciamento chiaro in tal senso, affinchè fosse concessa la flessibilità nelle scadenze per questo periodo di pandemia.
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Corriere Adriatico