ANCONA - Cna Marche è profondamente preoccupata per l'esito del confronto tra Governo e sindacati per la modifica dell'elenco delle attività produttive...
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Cna Marche ricorda che le associazioni datoriali e i sindacati, sotto la regia del Governo, il 14 marzo hanno condiviso e sottoscritto un protocollo che individua le misure per assicurare la salute delle persone in ogni luogo di lavoro. E' irragionevole che la modifica dell'allegato sia avvenuta sotto la minaccia di uno sciopero e senza il coinvolgimento delle imprese il cui unico interesse, in questa fase di emergenza, è contribuire a combattere il virus. E' altresì inaccettabile l'idea che alcuni si ergano a garanti della salute pubblica che spetta alle istituzioni competenti verso le quali tutti dobbiamo avere la massima fiducia. Cna Marche segnala inoltre i rischi di confusione che si potranno generare dalla misura secondo cui i Prefetti dovranno consultare le organizzazioni sindacali per definire quali imprese svolgono attività essenziali pur non essendo inserite nell'elenco.
"Stiamo vivendo" sostiene Otello Gregorini segretario Cna Marche "una fase di estrema emergenza e c'è assoluto bisogno di una catena di comando chiara, coerente e univoca, ancorata ai valori democratici e al dettato costituzionale. Il rischio è quello che inizi a serpeggiare il virus del caos, con effetti devastanti per la convivenza civile e il tessuto sociale del Paese." Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico