ANCONA - Cna Marche è profondamente preoccupata per l'esito del confronto tra Governo e sindacati per la modifica dell'elenco delle attività produttive essenziali dopo appena 48 ore dal Dpcm del 22 marzo. La Cna stigmatizza il merito e il metodo. La lista individuata nell'allegato al decreto del Presidente del Consiglio rappresenta un delicato equilibrio che rispetta la priorità della tutela della salute e le esigenze fondamentali dei cittadini che devono poter disporre di beni e servizi essenziali, dai prodotti alimentari a quelli sanitari. La complessità delle filiere, l'elevato livello di esternalizzazioni da parte di tutte le imprese, la profonda integrazione del sistema produttivo rendono alquanto complicato definire le attività essenziali.
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"Stiamo vivendo" sostiene Otello Gregorini segretario Cna Marche "una fase di estrema emergenza e c'è assoluto bisogno di una catena di comando chiara, coerente e univoca, ancorata ai valori democratici e al dettato costituzionale. Il rischio è quello che inizi a serpeggiare il virus del caos, con effetti devastanti per la convivenza civile e il tessuto sociale del Paese."
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