ROMA - Piovono critiche da parte dell'Ordine dei giornalisti contro Barbara D'Urso. "Basta con queste soubrette dagli occhi lucidi, l'informazione è materia...
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L'eccesiva attenzione che la conduttrice pone ogni domenica su alcuni casi di cronaca italiana ha fatto perdere le staffe a chi giornalista lo è davvero. Ultimo in ordine di tempo il caso di Elena Ceste. Della madre di quattro figli trovata morta in un canale nell'astigiano ogni settimana se ne raccontano di tutte di nuove. E ogni volta è caccia a presunti amanti e fidanzati. La D'Urso era stata già attaccata dal web in proposito. La “Tv del dolore” ha i giorni contati? Così sembrerebbe.
IL POST Senza distinzioni di genere (il sinonimo al maschile non lo conosco) o di reti sulle quali si esibiscono. L’informazione è materia delicata. Basta con l’occhio umido e la recitata partecipazione alle tragedie. Basta con il dolore come ingrediente dello spettacolo per fare audience. Basta con le banalità/bestialità dispensate a piene mani, soprattutto nelle tv, da chi si preoccupa solo di come aumentare il personale compenso, passando sopra a diritti e sentimenti (Sarah Scazzi, Yara Gambirasio, Melania Rea, Melissa Bassi e, da ultimo, Elena Ceste: tanto per citare alcuni casi e tutti coloro i quali a queste vicende sono collegati), anche di persone estranee alle vicende che possono avere un interesse pubblico.
L’esecutivo dell’Odg nazionale ha deciso che, senza eccezione alcuna, denuncerà alle magistratura per esercizio abusivo della professione giornalistica quanti galleggiano sul diritto dei cittadini all’informazione, senza dover rispondere a quelle regole deontologiche che impongono precisi doveri ai giornalisti.
LA DENUNCIA Il monito del presidente dell'Odg Enzo Iacopino è molto preciso e ha raccolto consensi su Facebook. Il giornalista dalla sua pagina profilo parla anche di una possibile denuncia, ma inizialmente non nomina esplicitamente la D'Urso. Quando poi si fa il nome di Barbara d’Urso, il presidente dell’OdG chiarisce che “la signora D’Urso non è iscritta all’ordine”.
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