ROMA - Nella Roma degradata di questi ultimi anni può anche capitare che un'attività semplice come il portare il proprio cane a passeggio in uno dei giardini...
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Ziggy aveva sei mesi e la sua padrona, Elia Moresi, lo aveva salvato da un canile, dandogli anche quel nome in onore di David Bowie. È morto in una clinica veterinaria di viale Etiopia, nel quartiere africano, dopo aver sofferto per ore convulsioni che lo hanno portato a perdere i sensi e a ucciderlo. Il motivo? Ziggy ha addentato una busta contenente eroina, un residuato dello spaccio che qui avviene ogni notte, lasciata sotto una panchina all'interno dell'area riservata ai cani.
«Nell'area cani Ziggy giocava con tutti, per questo i padroni degli altri cani lo chiamavano Lucignolo» - ricorda la padrona - «Gli spacciatori sono riusciti a togliere il sorriso ai miei figli». A Elia fa eco Loredana Pronio, presidente dell'associazone animalista FederFida: «Quello che è accaduto è inaccettabile, al posto di Ziggy poteva esserci anche un bambino». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico