Sembra funzionare. La combinazione di immuno-terapia e chemioterapia come primo trattamento per il tumore del polmone è più efficace della sola chemio. È...
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«Lo studio - spiega de Marinis - è un aggiornamento dei risultati che hanno portato all'approvazione della combinazione in prima linea da parte dell'ente regolatorio americano, la Food and Drug Administration (Fda), aggiungendo 5 mesi di osservazione. Considerando questo follow up aggiuntivo, la combinazione pembrolizumab e chemioterapia in prima linea continua a dimostrare un sostanziale incremento dell'efficacia da un punto di vista clinico per i pazienti con malattia non squamosa avanzata, con quasi il doppio della percentuale di risposta obiettiva e un miglioramento della sopravvivenza stimata a un anno». Secondo l'esperto, «da qui a 5 anni utilizzeremo questi farmaci in prima linea in combinazione con la chemio, che non sarà più lo standard terapeutico. Questo è il frutto di 10 anni ricerca, di piccoli passi, di tanto lavoro che hanno portato a questa rivoluzione terapeutica». Nel 2016 sono state registrate in Italia oltre 41.000 nuove diagnosi di questa neoplasia (più del 30% fra le donne). Il tumore del polmone non a piccole cellule non squamoso (adenocarcinoma) rappresenta circa il 60% dei casi, quello non a piccole cellule squamoso il 20-25%, il carcinoma a piccole cellule (microcitoma) circa il 15%. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico