Carbonizzati in auto, Mimmo incastrato dal video con la tanica di benzina

Le immagini di una stazione di servizio di via dei Castelli Romani non sembrano lasciare spazio a dubbi. Domenico Raco aveva premeditato di uccidere Maria Corazza. All’alba...

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Le immagini di una stazione di servizio di via dei Castelli Romani non sembrano lasciare spazio a dubbi. Domenico Raco aveva premeditato di uccidere Maria Corazza. All’alba di venerdì scorso, due ore e mezzo prima che divampasse l’incendio della Ford Fiesta, in via di San Pancrazio a Torvaianica dove dove sono stati trovati carbonizzati Maria e Domenico, quest’ultimo sarebbe stato immortalato dalle video camere del distributore di benzina mentre riempiva una tanica. Questo particolare farebbe propendere per l’ipotesi del feminicidio suicidio.


Maria avrebbe rifiutato le pesanti avances di “Mimmo il calabrese” scatenando il delirio omicida di quello che era considerato l’amico di famiglia. Nelle ore immediatamente successive al macabro ritrovamento i carabinieri del nucleo investigativo del gruppo di Frascati ipotizzarono anche altre ipotesi di reato come il duplice omicidio. Il convivente della vittima Maurizio Di Natale è stato escluso dalla cerchia dei sospettati da subito.
 


Tre persone hanno confermato il suo alibi e nessun indizio lo collocava sulla scena del crimine. Le telecamere della zona avevano inquadrato solo le due vittime del rogo. Cosa è realmente successo in via di San Pancrazio potrà svelarlo solo l’autopsia attesa per sabato al Policlinico di Tor Vergata. Maria potrebbe essere stata sgozzata da Domenico Raco con un coltello o con il collo di una bottiglia rotto che ini detectives della squadra rilievi hanno repertato vicino la carcassa della macchina. Se verrà confermata l’ipotesi dell’ omicidio suicidio il fatto ricorda l’omicidio di Sara Di Pietrantonio avvenuto nel 2016 lungo via della Magliana assassinata dal suo ex e poi bruciata. Un altro fatto analogo sconvolse la Capitale nel 2012 quando la giornalista Anna Maria Tarantino venne massacrata fino a farla morire da Leopoldo Ferrucci, un operaio che aiutava la cronista a svolgere lavori in casa. Anna Maria Tarantino respinse l’uomo che voleva un approccio fisico. Ferrucci la uccise e si disfò del cadavere in una cava abbandonata a Riano Flaminio. L’ultimo in ordine temporale è stato il delitto che ha visto come vittima Maria Tanina Momilia a Fiumicino. La donna venne uccisa con un colpo di Karate da Andrea De Filippis il suo istruttore di arti marziali. Il movente va ricercato nel rifiuto della donna a sottostare alle voglie sessuali dell’ex poliziotto. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico