ROMA - Molti farmaci, piuttosto costosi, diventeranno presto più accessibili a tutti grazie alla scadenza dei brevetti: il 12 novembre, ad esempio, toccherà al...
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A spiegarlo è Repubblica.it. Oltre al Cialis, che per notorietà in tutto il mondo nella sua categoria è secondo solo al Viagra, ci sono altri farmaci destinati a diventare generici: alcuni sono ipertensivi, altri combattono il colesterolo, altri ancora curano l'osteoartrosi e l'ipertrofia prostatica benigna. La maggior parte di questi farmaci, tredici in tutto, appartiene alla fascia A e viene pagata interamente dal servizio sanitario nazionale.
Dal 30 dicembre, ad esempio, anche il Crestor, un farmaco che combatte il colesterolo, potrà essere venduto da qualsiasi azienda farmaceutica. Molto usato in Italia, fino a oggi allo Stato è costato 270 milioni di euro all'anno. Ben 16 aziende hanno già chiesto di poter produrre il generico sia del Cialis, sia del Crestor: lo conferma Assogenerici.
L'ingresso dei generici nel mercato, in genere, fa abbassare i prezzi alle case produttrici degli 'originator', ma senza far perdere fette di mercato: secondo Assogenerici, «solo il 28,5% del volume di vendita dei prodotti a brevetto scaduto viene venduto sotto forma di equivalente, il resto ha il brand». Un vantaggio quindi per i pazienti, ma senza perdite per le aziende produttrici 'originali'. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico