Scadono i brevetti, molti farmaci diventano low cost: ecco quali

Scadono i brevetti, molti farmaci diventano low cost: ecco quali
ROMA - Molti farmaci, piuttosto costosi, diventeranno presto più accessibili a tutti grazie alla scadenza dei brevetti: il 12 novembre, ad esempio, toccherà al...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ROMA - Molti farmaci, piuttosto costosi, diventeranno presto più accessibili a tutti grazie alla scadenza dei brevetti: il 12 novembre, ad esempio, toccherà al Cialis, un farmaco che cura la disfunzione erettile e che nella sua categoria, quella di fascia C (farmaci con prescrizione ma a carico dei pazienti) è quello che più soldi ha incassato dagli italiani ogni anno, circa 146 milioni di euro. Ma non solo: c'è una lunga lista di farmaci che presto diventeranno generici e vedranno i loro prezzi abbassarsi sensibilmente (la stima è una riduzione del 60%).


A spiegarlo è Repubblica.it. Oltre al Cialis, che per notorietà in tutto il mondo nella sua categoria è secondo solo al Viagra, ci sono altri farmaci destinati a diventare generici: alcuni sono ipertensivi, altri combattono il colesterolo, altri ancora curano l'osteoartrosi e l'ipertrofia prostatica benigna. La maggior parte di questi farmaci, tredici in tutto, appartiene alla fascia A e viene pagata interamente dal servizio sanitario nazionale.

Dal 30 dicembre, ad esempio, anche il Crestor, un farmaco che combatte il colesterolo, potrà essere venduto da qualsiasi azienda farmaceutica. Molto usato in Italia, fino a oggi allo Stato è costato 270 milioni di euro all'anno. Ben 16 aziende hanno già chiesto di poter produrre il generico sia del Cialis, sia del Crestor: lo conferma Assogenerici.

L'ingresso dei generici nel mercato, in genere, fa abbassare i prezzi alle case produttrici degli 'originator', ma senza far perdere fette di mercato: secondo Assogenerici, «solo il 28,5% del volume di vendita dei prodotti a brevetto scaduto viene venduto sotto forma di equivalente, il resto ha il brand». Un vantaggio quindi per i pazienti, ma senza perdite per le aziende produttrici 'originali'. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico