Rissa alle nozze: la sposa tenta di sedare un diverbio ma viene pestata a sangue

Rissa alle nozze: la sposa tenta di sedare un diverbio ma viene pestata a sangue
Un incubo. Il giorno del secondo matrimonio di Leissa Williams, una 49enne del Galles, si è trasformato in una catastrofe “grazie” alla 22enne Shileen Cotter, nipote...

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Un incubo. Il giorno del secondo matrimonio di Leissa Williams, una 49enne del Galles, si è trasformato in una catastrofe “grazie” alla 22enne Shileen Cotter, nipote acquisita dalle prime nozze, che le ha regalato un ricordo indelebile: l'ha pestata, le ha sbattuto la testa contro una porta e le ha strappato l'abito da sposa, distruggendolo.







Il disastro ha preso il via durante il ricevimento serale dopo la cerimonia al Nixon Club di Mountain Ash, dove Leissa e il nuovo marito Brian stavano festeggiando con amici e parenti. Sembrava che tutto andasse bene quando, intorno alle 22.30, è scoppiata una lite familiare durante la quale Shileen, completamente ubriaca dopo aver bevuto sidro e vodka in gran quantità, aveva cominciato a inveire contro un gruppo di ragazzi e altri familiari, fracassando contro un muro diverse bottiglie e lasciando in lacrime la figlia della sposa.



Leissa, vista la situazione insostenibile, è intervenuta per sedare la rissa, minacciando di chiamare la polizia. La nipote, a quel punto, si è scagliata sudi lei tempestandola di pugni e, tirandola per i capelli, le ha sbattuto violentemente la testa contro una porta di legno: non contenta, ha continuato ad accanirsi ferocemente contro la zia, provocandole bernoccoli in testa, tagli e lividi sul volto e sul corpo. Infine, come sfregio finale, le ha lacerato il prezioso abito bianco. Un attacco così violento e brutale da lasciare tutti senza parole, anche se le avvisaglie si erano intraviste pochi minuti prima, quando Shileen aveva sferrato un pugno in bocca a una ragazza, “colpevole” di averla guardata troppo a lungo, minacciandola di infilarla una lama negli occhi se non avesse smesso. Il tutto, comunque, abbastanza in linea con i suoi trascorsi, visto che in passato Shileen aveva avuto vari problemi con la giustizia ed era finita più volte nelle aule dei tribunali, anche se in seguito aveva cercato di cambiare vita.



Ora, dopo la denuncia della zia, i giudici hanno condannato Shileen a una pena di 16 settimane (sospesa per 12 mesi), vietandole per due anni di entrare in contatto con Leissa e con la ragazza che aveva colpito, imponendole inoltre di svolgere 200 ore di servizio civile non retribuito. Infine, dovrà pagare 400 euro di risarcimento alle due vittime della sua violenza



«Il giorno del mio matrimonio doveva essere un giorno pieno di bei ricordi, ma Shileen ha rovinato tutto – ha detto Leissa – Mi sono ritrovata con l'abito da sposa a pezzi, due occhi neri e ferite ovunque. Il giorno dopo, prima di partire per la luna di miele, sono stata costretta ad andare alla stazione di polizia per sporgere denuncia. Non è stato esattamente l'inizio di vita coniugale che avevo immaginato. E mi sembra scandaloso che Shileen, dopo aver rovinato il giorno più bello della mia vita e avermi pestata in quel modo, ora possa andare in giro a piede libero». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico