Prof di liceo manda messaggi all'alunna 16enne: «Ci prendiamo una birra insieme». La ragazza si rivolge ai genitori

Insegnante di liceo manda messaggi privati all'alunna 16enne: «Ci prendiamo una birra insieme». La ragazza imbarazzata si rivolge ai genitori
  Ha chiesto ad una ragazza di 16 anni di uscire insieme, per bere una birra. Non è un coetaneo, ma un professore di 35 anni, ad aver proposto...

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Ha chiesto ad una ragazza di 16 anni di uscire insieme, per bere una birra. Non è un coetaneo, ma un professore di 35 anni, ad aver proposto ad una sua studentessa del liceo classico, Pilo Albertelli a Roma, di passare del tempo fuori dai banchi della scuola. Un tentativo di approccio, che i genitori della ragazza hanno prontamente segnalato, considerata la minore età della figlia, ed i quasi 20 anni di differenza dall'uomo, che per l'appunto è anche un docente del liceo romano, nel quartiere Esquilino, vicino alla stazione Termini, come scrive La Repubblica.

 

 

Scambia via chat

A scoprire gli approcci dell'insegnante, sono stati i genitori che hanno letto i messaggi social, che il prof scambiava con la 16enne. «Ragazza, tu attenti alla mia vita», uno dei messaggi che il  35enne avrebbe scritto alla ragazza. «Vi siete divertite? Rimorchio?» Domande subdole per agganciare la giovane. 

«Un conto sono le chat di classe, utilizzate per scopi didattici, un altro è utilizzare i social e i servizi di messaggistica istantanea per parlare privatamente con gli studenti e le studentesse di tutto ciò che non è attinente alla scuola», il commento dei genitori della ragazzina.

 

Chat sospette

Lo scambio di messaggi, risalirebbe allo scorso giugno, a pochi giorni dalla fine dell'anno scolastico, quando il professore le avrebbe scritto su Facebook chiedendole della festa e se avesse conosciuto qualche ragazzo. Domande inopportune da parte di un docente nei confronti di un'alunna, a cui viene detto di passare al più confidenziale, tu.

Avances continue

Poi la richiesta diretta. «Andiamo a bere una birra?». La chat tra prof e alunna, sarebbe piena di messaggi fuori luogo, a cui la ragazza ha risposto con un certo imbarazzo, finché il 35enne insegnante non si sarebbe offerto anche di darle un passaggio in auto.

Raggiunto dal quotidiano, l'insegnante che ora lavora in un'altra scuola, ha affermato di non ricordarsi di quei messaggi e neppure del nome della ragazza, nonostante la chat risalga a soli 5 mesi fa. Intanto i genitori pretendono che la scuola prenda una posizione netta e che l'Ufficio scolastico regionale del Lazio e il Ministero dell'Istruzione scrivano un vademecum chiaro sul comportamento corretto.

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Corriere Adriatico