MELBOURNE - La bimba si chiama Isis: niente barattolo di Nutella con il suo nome sull'etichetta. È successo in Australia - secondo quanto riporta oggi l'edizione online...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ma di fronte a quella parola, il sistema informatico che gestisce la stampa delle etichette si è bloccato automaticamente, rifiutando Isis come nome inappropriato. Un epilogo inaccettabile per la madre, Heather Taylor, che dal Nuovo Galles del Sud ha fatto trapelare la vicenda attraverso Facebook sui media locali e poi nel resto del mondo.
L'azienda italiana ha reagito ai più alti livelli, facendola chiamare da uno dei suoi top executive per spiegare il perchè di quell'intoppo e sottolineando che esiste una lista di nomi off limits (come Hitler o, appunto, Isis) che non possono essere stampati per evitare ogni equivoco o strumentalizzazione. Ma Heather Taylor non ci sta.
«Sono arrabbiata perchè si rende sporco il nome di mia figlia», insiste, negando ogni paragone con l'esempio di Hitler visto che la bambina è stata chiamata così prima che lo Stato Islamico emergesse. Non solo, sul web è stata diffusa una petizione perchè si smetta di riferirsi al Califfato come all'Isis: anche per rispetto di chi, senza colpa alcuna, porta quel nome. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico