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Aggredito nella zona della vecchia stazione di Lanciano da una baby gang di cinque ragazzi, di cui alcuni minori, per futili motivi: vittima dell'episodio un 18enne del posto ricoverato nel reparto di Rianimazione dell'ospedale di Pescara dove si trova in coma farmacologico dopo essere stato sottoposto ad un intervento chirurgico per ridurre l'ematoma provocato da un pugno alla tempia. La prognosi è riservata e il quadro clinico è definito «critico» dalla direzione sanitaria della Asl di Pescara.
L'aggressione è avvenuta in centro in un luogo di ritrovo di giovani e giovanissimi, dove secondo gli investigatori, si fa spesso uso di alcolici e sostanze stupefacenti.
Il sindaco di Lanciano, Mario Pupillo, ha sostenuto che «il gravissimo episodio di violenza accaduto ci lascia sgomenti e senza parole». «La comunità è sconvolta sia per le modalità dell'aggressione - ha aggiunto - che per le conseguenze gravissime subite dal giovane: si tratta di un episodio che purtroppo rimanda ad altri simili verificatisi di recente in Italia, un fatto che deve farci riflettere ed interrogare sulle ragioni per cui la violenza sembra farsi largo tra i nostri giovani, mettendo in pericolo la vita e la crescita serena dei nostri ragazzi, che rappresentano il presente e il futuro dell'Italia. Siamo ovviamente vicini al nostro giovane concittadino vigliaccamente aggredito, alla sua famiglia, ai suoi amici e alla stragrande maggioranza dei giovani che ripudiano la violenza in ogni sua forma: ho dato mandato ai nostri legali di valutare la possibilità di costituire come parte civile il Comune di Lanciano, siamo colpiti anche noi come comunità e come città».
I carabinieri, diretti dal maggiore Vincenzo Orlando, stanno ricostruendo le fasi della brutale aggressione. Sono stati ascoltati vari testimoni e visionate alcune telecamere della zona per poter identificare i componenti del gruppo di giovani aggressori.
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