Covid, scuole a rischio chiusura per le varianti: ecco la situazione nelle varie regioni

Covid, scuole a rischio chiusura per le varianti: ecco la situazione nelle varie regioni
Le varianti del Covid preoccupano le regioni, in modo particolare le scuole. Non sembra esserci una correlazione scientifica tra l'aumento dei contagi in classe e le suddette...

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Le varianti del Covid preoccupano le regioni, in modo particolare le scuole. Non sembra esserci una correlazione scientifica tra l'aumento dei contagi in classe e le suddette varianti, ma di fatto nelle ultime settimane sono cresciuti i focolai all'interno delle scuole, creando contagi soprattutto tra gli insegnanti. I dati potrebbero quindi spingere il Governo a una nuova chiusura.

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Dai primi riscontri sull’abbassamento marcato dell’età media dei positivi, gli esperti affermano che la variante inglese possa contagiare più facilmente i ragazzi delle medie e delle elementari. Anche il Comitato tecnico scientifico, a partire dal coordinatore, Agostino Miozzo, che è sempre stato un sostenitore della necessità di riaprire a tutti i costi le scuole, ora frena, come spiegano Lorena Loiacono e Mauro Evangelisti su Il Messaggero. Le scuole devono avere la priorità sulla apertura visto il ruolo nella socierìtà, ma ora sembrerebbe essere molto rischioso.

 

La necessità primaria è quelle di mettere in sicurezza le categorie più deboli di insegnanti e personale scolastico attraverso le vaccinazioni. Bisognerà capire come procedere. Intanto arrivano le prime prenotazioni. In Toscana sta partendo la vaccinazione dei docenti sotto i 55 anni e in Emilia Romagna sono state raccolte le prime adesioni tra i docenti ad alta priorità, quindi con patologie a rischio. Domani si parte in Piemonte mentre dalla Regione Friuli Venezia Giulia sono già state inviate le lettere per il personale delle scuole e delle università. 

 

 

Intanto però la situazione dei contagi preoccupa nelle scuole dove si iniziano a registrare le prime chiusure. In Lombardia diversi istituti sono stati chiusi nelle periferia di Milano, a Bollate, così come alla periferia di Bergamo. Diversi focolai legati alla variante inglese sono scoppiati nelle scuole della Capitale dove è stata prevista la chiusura.

 

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Situazione ben più grave in Umbria dove cinquanta comuni della provincia di Perugia ed altri sei della provincia di Terni sono diventati zona rossa lunedì prossimo e le lezioni sono tornate a essere a distanza.

 

In Dad anche gli alunni delle scuole di Tolentino, Pollenza e Castelfidardo, nelle Marche e di altri istituti nella provincia di Macerata e Anacona. Da lunedì scorso tutte le scuole superiori restano chiuse in Abruzzo per tornare alla didattica a distanza, secondo quanto previsto dall'ordinanza del governatore Marsilio valida fino al 21 febbraio. Chiusi anche tutti gli istituti in Alto Adige fino al 28 febbraio. 

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Corriere Adriatico