Coronavirus, ancora dolore in Campania: muore in ospedale 39enne di Sarno

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Non ce l'ha fatta Michele Annunziata, 39 anni, residente a Sarno colpito dal Covid 19. L'uomo era risultato positivo lo scorso 17 marzo ed era subito stato ricoverato in...

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Non ce l'ha fatta Michele Annunziata, 39 anni, residente a Sarno colpito dal Covid 19. L'uomo era risultato positivo lo scorso 17 marzo ed era subito stato ricoverato in condizioni preoccupanti. Si trovava in terapia intensiva all'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi D'Aragona di Salerno. Gravi i problemi respiratori che il 39enne aveva manifestato in particolare negli ultimi due giorni.


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«Sarno si stringe nel profondo dolore di questo momento - così  il sindaco di Sarno, Giuseppe Canfora - È venuto a mancare un nostro concittadino che stava combattendo la sua dura battaglia contro il #Coronavirus. Michele Annunziata,  era ricoverato dallo scorso 17 marzo. Le sue condizioni erano preoccupanti ma stabili, poi, negli ultimi giorni la situazione clinica è peggiorata e precipitata. Il mio profondo pensiero e le preghiere a Michele, figlio della nostra Città. Ci stringiamo come comunità forte e solidale al dolore dei familiari per sostenerli in questo momento di grande sofferenza. Questa guerra contro il coronavirus deve vederci tutti in prima linea. Lo dobbiamo ai tanti che soffrono negli ospedali, lo dobbiamo alle tante persone che ci stanno lasciando».


Il cordoglio anche del vice sindaco ed assessore alla Protezione Civile, Roberto Robustelli. «Questa mattina la nostra città si è svegliata trafitta dal dolore. Un nostro concittadino, un nostro amico, un nostro fratello, Michele Annunziata, non ce l’ha fatta. Combatteva dal 17 marzo la sua battaglia contro il coronavirus in un letto di ospedale, al Ruggi di Salerno. Una battaglia dura, difficile fino alla fine. Non ce l’ha fatta. Questo terribile male, questo nemico invisibile se l’è portato via. Le parole non potranno mai confortare la sofferenza dei familiari, ma esprimo la mia totale vicinanza alla mamma, alla sorella, al fratello, agli amici. A Michele la nostra preghiera». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico