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ATINA - Un sabato sera come tanti, la pizzeria in famiglia e poi a casa. È bastato un attimo a trasformarlo in una tragedia. Quel tanto che basta a una bambina di sei anni per sporgersi dal finestrino dell'auto guidata dalla mamma, al papà per dirle di mettere la testa dentro, a un trattore sulla corsia opposta per colpirla in volto senza neanche farci caso. Giulia si è ritrovata tra le braccia della nonna, che insieme a lei e al fratellino occupava il sedile posteriore, ricoperta di sangue. È accaduto sabato sera ad Atina, cittadina della Valle di Comino, la zona del Frusinate che confina con l’Abruzzo.
«Non ho fatto in tempo a dire a Giulia di spostarsi dal finestrino che quel camion l'aveva colpita al volto. È successo tutto in una frazione di secondo e ancora non riesco a capire come sia potuto accadere.
La famiglia, originaria del Venezuela ma residente da anni in paese, aveva trascorso la serata in pizzeria. A ora tarda sono saliti in auto per tornare a casa, un tragitto breve e conosciuto. Mamma alla guida, papà accanto, i bambini con la nonna seduti dietro, senza seggiolino né cinture di sicurezza. La bambina si è sporta dal finestrino, poi il dramma: «Ho visto la mia bambina ricoperta di sangue, sono sceso dalla macchina con lei in braccio e ho detto a mia moglie di chiamare subito i soccorsi. Il fratellino e la nonna di Giulia erano sotto choc, piangevano», ha ricostruito il padre della piccola.
Giulia ora è ricoverata nel reparto di Terapia Intensiva del Policlinico Gemelli di Roma: «Le prossime ore saranno quelle decisive. Se Giulia non supera la prossima notte, rischiamo di perderla per sempre. Siamo disperati. Aveva appena terminato la prima elementare, era pronta a trascorrere l'estate con noi e il fratellino. Non posso pensare che forse non si veglierà più, che non sarà più tra noi».
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Corriere Adriatico