Abusi sessuali su una bimba al parco denunciato dalle mamme testimoni

Il parco delle Naiadi
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PESCARA - Molestata e oggetto di attenzioni sessuali a Pescara da parte di quello che considerava uno zio e di cui lei e i suoi genitori si fidavano ciecamente. Invece, nella realtà era un orco che si approfittava di una bambina di soli 10 anni. Ieri, l'uomo, 53enne pescarese, è stato arrestato dalla squadra mobile su ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica. Condannato con rito abbreviato, nell'ottobre scorso, a due anni e otto mesi di reclusione per atti sessuali con minorenni, deve scontare ancora nove mesi e quattro giorni.


I fatti per i quali è finito nei guai risalgono all'ottobre del 2016 quando fu sorpreso nel parco vicino alle piscine Le Naiadi a compiere pubblicamente atti sessuali sulla bimba, figlia della nuova compagna dell'ex suocero con cui, nonostante la separazione dalla moglie, continuava ad avere un ottimo rapporto tanto che si recava spesso in casa sua. Non solo, spesso insieme all'ex cognato aveva l'abitudine di portare la piccola e il suo fratellino a fare passeggiate o al parco. Impietrite di fronte alla scena le persone presenti. Tutte tranne una mamma che si mise a inveire contro l'uomo, fra le grida tra l'altro della bambina che diceva «io non ho fatto niente, io non ho fatto niente». La donna si è poi rivolta alla polizia, che ha avviato le indagini.

Ad inchiodare l'uomo almeno quattro persone che erano nel parco, ma soprattutto la piccola, la quale in un primo tempo si è chiusa in se stessa negando quanto era accaduto poi si è aperta con due poliziotte della squadra mobile raccontando tutto e alla fine piangendo e ringraziando per essersi liberata del macigno che si portava dietro. Si ritiene pertanto che già prima quell'episodio, la bimba sia stata oggetto di altre attenzioni sessuali da parte del 53enne. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico