Una storia incredibile e altamente preoccupante che rialza l'asticella d'allarme sul cybersex, in particolare con protagonisti i minori. Una ragazzina di 15 anni ha...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Molestava una ragazzina di 14 anni: «Facciamo sesso, ti pago»
«Vuoi fare sesso con mia figlia di 2 anni?», e invia agli uomini le foto della bimba
La vicenda è stata denunciata nel Bergamasco da una psicologa dall’Associazione genitori antidroga di Pontirolo Nuovo. «Confrontandoci recentemente con una professionista che segue uno sportello psicologico nella Bergamasca - rivela il presidente dell’Aga a Bergamo News - è emerso il caso di una quindicenne che, dopo un anno a scambiarsi via chat messaggi a sfondo erotico con un adulto, ha deciso di incontrarlo scoprendo poi che si trattava di suo padre. Farà molta fatica a superare il trauma subito».
L'allarme sul cybersex è strettamente legato alla crescente dipendenza tra i giovani nell'utilizzo degli smartphone e dei social networks. La protezione che sembra celarsi dietro l'apparecchio elettronico ha favorito la crescita del fenomeno del sesso virtuale soprattutto tra i più giovani. Ma non solo, il problema si estende anche alla droga. «Ormai - aggiunge Coppola - sanno bene che sono Facebook e Instagram i luoghi virtuali dove possono incontrare coetanei a cui vendere la droga, senza correre il rischio di andare incontro al pesante aggravio della pena che può comportare l’essere colti a spacciare di fronte a scuole o oratori». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico