OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Il pronunciamento
«A seguito della sopravvenuta sentenza del Consiglio di Stato- spiega il legale di Areamare Massimo Ortenzi – il Tar Marche ha confermato l’obbligo da parte dell’ente di pronunciarsi ritenendo tutti gli atti emessi non idonei a far venire meno l’inadempimento del Comune».
Il ricorso
A rappresentare le due parti presso il Tribunale amministrativo regionale delle Marche i legali Massimo Ortenzi per la società edile e Stefano Orena in rappresentanza del Comune. Il ricorso era nato a seguito di uno scambio di missive, registrate all’indomani della sentenza del primo ricorso, tra l’impresa sambenedettese e il Comune, dove quest’ultimo rispondeva come in materia di urbanistica l’ultima parola spettasse al consiglio comunale, mentre Areamare ribadiva che la giunta dovesse esprimersi entro tempi accettabili se intendeva accogliere questa variante o respingerla. E proprio sul primo ricorso è seguito un appello al Consiglio di Stato che si è espresso dando ragione alla società. L’obiettivo è ottenere dal Comune una risposta definitiva sulla variante proposta nel 2017 e che per ora è rimasta appesa. Variante che ricordiamo prevede in zona Sentina quattro palazzine da tre piani e quattro villette, mentre nella zona che si affaccia su via Mare vengono previste quattro palazzine di quattro piani, una piazza oltre a sei villette. Appartamenti per 33.400 metri cubi e un contributo di 1,2milioni di euro. Percorsi urbanistici avviati durante il mandato Piunti che non hanno mai ricevuto risposta e non sono stati portati avanti dall’amministrazione Spazzafumo.
Il precedente
Già in occasione della sentenza, dei giorni scorsi da parte del Consiglio di Stato, l’amministrazione comunale aveva fatto sapere che entro i 120 giorni messi a disposizione dalla magistratura procederà a conferire una risposta ufficiale all’impresa, evitando così eventuali nomine per il commissariamento ad acta.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico