San Benedetto, la stazione lasciata nel degrado, i residenti accusano

San Benedetto, la stazione lasciata nel degrado, i residenti accusano
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SAN BENEDETTO - C'è un detto popolare che recita: "La prima impressione è quella che conta". Speriamo non sempre sia vero, perché se fosse così un turista che prende il treno per recarsi a San Benedetto la prima cosa che vede è la Stazione e anche l'ultima quando riparte. Non solo la stazione ma l'intero Quartiere "Marina", che comprende anche viale Gramsci, riversa in uno stato di abbandono, degrado e caos con strade sporche, marciapiedi dissestati, panchine fatiscenti e biciclette parcheggiate ovunque. I residenti lanciano l'allarme: "Abbiamo paura anche di uscire la sera a causa della scarsa illuminazione e della massiccia presenza degli immigrati, molto spesso ubriachi. E dell'autorità neanche l'ombra".


In viale Gramsci di 12 lampioni ne funzionano solo 2 ma hanno una luce talmente cimiteriale che l'illuminazione è quasi assente. Per non parlare del parcheggio che, invece, è illuminato da una sola luce e per questo è diventato un eccellente luogo per lo spaccio notturno. Come giustamente ha commentato un tassista, "il degrado porta altro degrado". In una zona così vasta e trafficata c'è un solo wc che è quello della stazione ma già dalle 10 del mattino è inagibile per la sporcizia e la sera chiude presto, di conseguenza le vie buie del circondario diventano orinatoi improvvisati.

A questi problemi va aggiunto che in uno spazio di soli 800 metri quadri insistono un parcheggio taxi, un parcheggio auto (vicino alla fermata ovest dell'autobus), due uscite passeggieri dalla stazione, due fermate di autobus e il capolinea per tutti i pullman.

Insomma, i residenti del quartiere "Marina", ormai stremati dalla situazione in cui versano da circa 10 anni, chiedono maggiori controlli e più civiltà da parte delle persone.

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Corriere Adriatico