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SAN BENEDETTO - Il Covid rallenta il suo corso ma l’emergenza continua, tanto che l’Ugl Salute provinciale ha fatto pervenire ai vertici della Area vasta 5 e della Regione Marche una serie di proposte destinate a potenziare il servizio di Pronto soccorso in Riviera. Nel frattempo proseguono le critiche verso il progetto che intende mantenere il Madonna del Soccorso.
Con una stagione estiva virtualmente già iniziata si comincia a pensare ai turni degli operatori da coprire ma soprattutto all’utenza che raddoppierà. «Seppur inizialmente possa esserci stata una flessione negli accessi al Pronto soccorso - spiega l’Ugl – rispetto al periodo pre Covid, la tipologia di approccio al paziente e delle prestazioni associate si è modificata, tanto che il personale medico ed infermieristico deve attuare protocolli che richiedono maggiore attenzione e maggiore tempo.
Sul fronte del personale, seppur in presenza di medici specializzandi e laureati senza specializzazione, il numero dei medici strutturati ed esperti risulta essere in grave difetto numerico, determinando così difficoltà nella composizione dei turni».
Intanto il Comitato “Io resto qui e ci arrivo facile”, che propone la ristrutturazione e il mantenimento del Madonna del Soccorso, incassa un altro no e questa volta dal comitato Città Grande che invece rilancia l’ubicazione di un nuovo ospedale in zona San Donato a Monteprandone. Il comitato presieduto da Paolo Virgili attacca subito il dottor Luigi Olivieri promotore del restyling dell’attuale ospedale dicendo: «Come è noto, solo dopo un apposito cambio dei vincoli da parte dell’autorità di bacino è stato possibile concedere le autorizzazioni per aprire una struttura che giaceva da tempo vicino agli argini naturali del Tronto e che nel 1992 avrebbe subito l’inondazione. Non si capisce bene a quale titolo chi gestisce quella struttura sostiene di essere contrario alla realizzazione di un ospedale nuovo. I conflitti d’interesse sono duri a morire e a volte si esprimono senza pudore».
Da qui la proposta lanciata dall’associazione Città Grande: «La prossima amministrazione dovrà verificare la volontà del Comune di Monteprandone di realizzare il nuovo ospedale nel territorio di San Donato. Non ci sorprendono inoltre le fantasiose soluzioni che vengono proposte per gli evidenti problemi di traffico, parcheggi e standard di sicurezza dell’attuale struttura che ospita il Madonna del Soccorso. Rispuntano fuori idee che pensavamo fossero andate in pensione insieme a coloro che avevano responsabilità urbanistiche ben precise in provincia».
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Corriere Adriatico