SAN BENEDETTO - Biciclette rubate in cambio di droga. È grazie al fiuto degli agenti del commissariato sambenedettese che, nei giorni scorsi, sono state gettate le basi per...
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L’indagine ha preso avvio a inizio settimana quando una pattuglia del commissariato ha notato il trentaquattrenne, già noto alle forze dell’ordine. Il ladro era in sella a una bici elettrica e stava trainando una mountain-bike nera. La bici era quasi nuova e di valore e gli investigatori hanno capito che qualcosa non tornava e, dopo aver fermato l’uomo, gli hanno chiesto spiegazioni.
Lui, un 34enne originario di Napoli ma residente da anni in Riviera delle Palme, ha farfugliato qualcosa, ma nulla ha potuto quando i poliziotti hanno visto nel suo borsello tronchesi e una catena spezzata, di quelle che si usano per legare le biciclette ai pali, per di più ancora con il lucchetto chiuso tra gli anelli. Ogni tipo di giustificazione tentata non ha retto. Gli agenti di polizia non gli hanno creduto e hanno fatto di tutto per rintracciare il proprietario della mountain bike, pure diffondendo un annuncio attraverso gli altoparlanti installati sul lungomare, proprio a ridosso degli stabilimenti balneari. E ce l’hanno fatta, tant’è che dopo quell’annuncio si è presentato un 29enne, proveniente dalla spiaggia, che ha riconosciuto la bici. Per dimostrare che era sua ha anche tirato fuori dalla tasca dei pantaloni una chiave, con cui ha aperto il lucchetto trovato nel borsello del ladro. Quest’ultimo messo alle strette, ha confessato il misfatto, dicendo agli investigatori che per procurarsi ogni giorno le dosi di droga aveva iniziato a rubare le bici, portandole poi a un complice che, in cambio, gli cedeva lo stupefacente.
La confessione
Il ladro è stato arrestato mentre la montain bike è stata restituita al proprietario. Ma non è finita qui, poiché gli investigatori del Commissariato di San Benedetto del Tronto stanno dando la caccia ad altri malviventi, implicati nel traffico di bici rubate e di droga ceduta in cambio della refurtiva. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico